Reggio Calabria. La crisi economica investe senz’altro l’intero sistema Italia. Nel settore ferroviario, e segnatamente in quello regionale, si registra continuamente la soppressione di treni tanto che è lecito chiedersi cosa rimanga di questo servizio. Il problema non è solo del Meridione, seppure qui, e nella Calabria in particolare, la questione abbia risvolti più pesanti che nelle altre regioni. In questo scenario si è consumato il ridimensionamento delle linee ferrate di Ferrovie della Calabria, per la difesa e la valorizzazione delle quali Italia Nostra si batte da decenni (mettendo in campo iniziative concrete), sia per quelle delle province di Catanzaro e Cosenza (meravigliose le linee silane), ma anche, ed ovviamente con particolare impegno, per quelle, che interessano la provincia di Reggio Calabria– le Ferrovie Taurensi- di cui peraltro, nonostante tutto, non si è riuscito ad impedirne la chiusura. Tuttavia, l’orizzonte non è del tutto cupo. Riguardo all’intera rete delle Ferrovie della Calabria, durante l’incontro tenutosi con i vertici delle FdC, si è avuta notizia del progetto che estenderà la rete ferroviaria da Cosenza alla cittadella universitaria di Rende e di quello di ammodernamento del tratto che congiunge il capoluogo regionale con la città di Cosenza. Tutto ciò ci fa piacere, siamo calabresi, ma naturalmente non possiamo ignorare quanto interessa direttamente la nostra provincia: un segnale positivo per le Ferrovie Taurensi, negli ultimi mesi, è stata la formulazione di un discorso propositivo di concerto con due esponenti delle ferrovie turistiche inglesi, impegnati nella promozione delle ferrovie turistiche europee, mr. Stephen Wiggs e mr Gordon Rushton, che cogliendo la problematica esposta su Internet da Italia Nostra, venuti in Calabria a seguito di opportuni contatti, hanno avuto un primo scambio di idee con Italia Nostra, con l’assessore regionale ai Trasporti, on Luigi Fedele, e con l’omologo provinciale, dottor Mario Candido, ed hanno quindi- accolti dall’allora solamente esponente delle FdC, dottor Giuseppe Pedà-, percorso parte della Catanzaro-Cosenza, e visionato le strutture delle F.d.C., linee taurensi comprese, indovinandone le potenzialità turistiche e verificando la possibilità di accesso alle provvidenze europee. In seguito a tale visita, i rappresentanti inglesi e italiani, rispettivamente di Federcrail e di FIFTM, si sono dichiarati disposti a venire in Calabria per sviluppare il discorso sia con l’Assessore Regionale ai Trasporti sia con i vertici delle Ferrovie della Calabria. Oggi, la nomina a presidente del Consiglio d’Amministrazione delle FdC del dottor Giuseppe Pedà, al quale si formulano sinceri auguri di buon lavoro, ci fa sperare che, con la determinazione, la tenacia e l’intraprendenza già dimostrate, da membro del Consiglio di Amministrazione potrà imprimere, in sintonia con la Regione, una svolta positiva alla sorte delle Taurensi, cogliendo pienamente la disponibilità ed il sostegno degli esponenti di Federcrail per il recupero e la valorizzazione delle nostre meravigliose linee ferroviarie. Alla luce di queste nuove prospettive, si ha ragione di sperare in una rinascita delle storiche linee a partire dal primo passo, il meno difficile, della riapertura della Gioia Tauro– Palmi che congiunge i due principali centri della nostra provincia e tocca il Parco archeologico dei Tauriani (affidato in gestione ad Italia Nostra e al movimento culturale S. Fantino di Palmi), in fase di valorizzazione culturale e rilancio turistico. Alla riapertura della Gioia Tauro-Palmi, sostenuta in primis dall’Amministrazione Provinciale di Reggio Calabria, dovrebbero seguire il riutilizzo ed il rilancio dell’intera rete ferroviaria delle Linee Taurensi, ora accantonate quasi come rami secchi, ma anche, il recupero dell’ecosistema caratterizzato dalla vegetazione lussureggiante della Piana, capace di attrarre in Calabria flussi turistici provenienti dall’Italia e dal resto del mondo.
Italia Nostra