Aeroporto dello Stretto. Interventi Enac, Candido: “Primo passo per lo sviluppo dello scalo”

Reggio Calabria. “Nella storia dell’aeroporto dello Stretto contano i fatti più che le parole. Ed i fatti, al di là dell’autoreferenzialità di quanti si attribuiscono meriti che non gli appartengono, inequivocabilmente, indicano nell’Amministrazione Provinciale l’Ente che sta profondendo un grande sforzo, soprattutto finanziario, per garantire ai reggini il diritto al trasporto aereo”. Mario Candito, assessore provinciale ai Trasporti, nell’esprimere soddisfazione per l’ultima decisione dell’Enac di rivedere alcune limitazioni sull’operatività dello scalo reggino, sottolinea l’impegno sul mantenimento in vita del “Tito Minniti”. “La corsa per attribuirsi meriti e primogeniture – dice Candido – non ci ha mai visto ai nastri di partenza o, fatto caratterizzante di chi governa la Provincia, duellanti in sfilate mediatiche tese a assicurarsi il consenso. Come amministratori pubblici, però, abbiamo il dovere di ricordare, senza infingimenti o falsa modestia, la tenacia che caratterizza il lavoro della Giunta Raffa nella difesa dell’aeroporto di Reggio. Basta consultare gli atti d’indirizzo, le delibere dell’Esecutivo e dell’intero Consiglio provinciale, che sullo scalo ha dimostrato grande sensibilità e unanimità d‘intenti, i resoconti e i bilanci della Sogas, per dividere i fatti dalle parole. Ma non è questo che ci interessa, perché siamo attenti alla domanda che, giustamente, i cittadini si pongono e che pongono alla classe politica e dirigente di questa terra sul dopo la decisione dell’Enac. La mitigazione delle limitazioni è solo un altro piccolo passo per la valorizzazione dello scalo e, dunque, per aiutare lo sviluppo socio – economico del territorio. Nel settore del trasporto aereo, nei programmi della Provincia troviamo – afferma Mario Candido – il superamento dell’attuale volume del traffico passeggeri e il raggiungimento della fatidica soglia degli ottocentomila utenti; c’è la strategia di consentire l’arrivo di altre compagnie per nuovi collegamenti da e per Reggio Calabria; troviamo anche la necessità di frantumare l’attuale monopolio di Alitalia e, di conseguenza, l’abbattimento delle tariffe; ci dovrebbero essere, ed è questo l’auspicio, i voli charter per l’incremento turistico che deve interessare anche la Locride, comprensorio dove l’estate dura otto mesi l’anno; ma c’è, soprattutto, la privatizzazione della società di gestione. L’importanza della presenza dell’imprenditoria privata aprirebbe nuove prospettive anche per attrarre altri investimenti in una terra che, più di ogni altra regione italiana, è alle prese con disoccupazione e sottosviluppo”.

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