Reggio Calabria. Lo scorso 24 ottobre, simbolicamente in strada di fronte alla sede ASP, il Forum Provinciale del Terzo Settore e le organizzazioni che da sette anni ormai svolgono il servizio Assistenza Domiciliare Integrata (ADI) hanno informato l’opinione pubblica, i cittadini e gli utenti del servizio, che nonostante sin dagli inizi di luglio del corrente anno gli enti sono stati costretti a sospendere il servizio per mancati pagamenti da parte dell’ASP, l’Azienda non ha ancora saldato le spettanze del 2012, di tutto il primo semestre 2013 ed in tanti casi anche prestazioni risalenti agli anni 2010 e 2011. Oltre a tale gravissima omissione, inoltre, che ha messo in ginocchio le realtà del terzo settore ed i cittadini utenti, l’ASP ha inteso pubblicare una Deliberazione avente per oggetto: “Avviso manifestazione di interesse per l’affidamento Assistenza Cure Domiciliari integrate a soggetti in condizioni di fragilità residenti nel territorio provinciale dell’ASP di Reggio Calabria. Già in occasione della conferenza stampa avevamo segnalato che tale avviso, oltre a diversi errori materiali poneva a serio rischio la libertà di scelta degli utenti e soprattutto la qualità dei servizi, non richiedendo alcun requisito organizzativo o professionale agli enti interessati. A fronte di quanto sopra il Forum ha prodotto formale e motivata istanza di riesame dell’Avviso in autotutela, notificata all’ASP il 29 ottobre. Peraltro i temi relativi al diritto di scelta dell’utente sono stati ripresi con una ulteriore richiesta di revoca dell’Avviso, prodotta nei confronti dell’ASP dalla FISH (Federazione Italiana Superamento Handicap), associazione che rappresenta persone con disabilità ed i loro familiari, che ovviamente pagano sulla loro pelle le difficoltà dei servizi ADI. Purtroppo però l’ASP non solo non ha inteso revocare o comunque rimodulare l’Avviso, ma non ha neanche ritenuto di dover rispondere alla richiesta del Forum ne’ tantomeno a quella della FISH. A questo punto, mentre continuiamo ad auspicare un intervento immediato in autotutela da parte dell’ASP (l’avviso scade il 5 novembre), siamo comunque costretti a rivolgere alla Regione, quale organo sovraordinato, una richiesta di verifica sulla legittimità del suddetto avviso. Di seguito l’istanza motivata del Forum del Terzo Settore di rimodulazione dell’Avviso notificata all’ASP di Reggio Calabria:
Oggetto: ISTANZA DI RIESAME Deliberazione del Direttore Generale n. 631 del 21 ottobre 2013 avente per oggetto: “Avviso manifestazione di interesse per l’affidamento Assistenza Cure Domiciliari integrate a soggetti in condizioni di fragilità residenti nel territorio provinciale dell’ASP di Reggio Calabria.
Signor Direttore Generale,
Il Forum Provinciale del Terzo Settore di Reggio Calabria organismo che riunisce e rappresenta oltre 170 associazioni, cooperative, consorzi e organizzazioni non lucrative della Provincia di Reggio Calabria, Le esprime viva preoccupazione in merito alla pubblicazione dell’avviso di cui all’oggetto e La invita a disporne il riesame, per le motivazioni che di seguito si descrivono.
Incertezza e aleatorietà dei termini di scadenza
La delibera reca nella parte dispositiva il termine perentorio di 15 giorni dalla data di pubblicazione per chi ne fosse interessato a presentare la propria domanda e la documentazione a corredo. Detto termine è contrario a quanto sancito dall’articolo 70 del citato Codice dei Contratti che assegna a seconda dei casi un termine minimo di 20 ed uno massimo di 52 giorni. Oltre a ciò la delibera introduce un elemento di aleatorietà dal momento che saranno accettate anche domande oltre la data stabilita, violando elementari principi di uguaglianza e imparzialità che sono tipici della pubblica amministrazione.
Errori formali
Nella casistica dei soggetti che possono manifestare il proprio interesse, al punto C) Operatori del Terzo Settore, sono solamente compendiate le cooperative di tipo A e il loro consorzi, in violazione dell’art. 2 del DPCM del 30.3.2001 “ Atto di indirizzo e coordinamento sui sistemi di affidamento dei servizi alla persona”.
– Le linee guida nazionali e regionali in materia di cure domiciliari prevedono la figura dell’OSS nelle prestazioni di II e III livello ma inspiegabilmente la citata delibera omette detta figura non prevedendone l’impiego e non individua all’allegato A il relativo valore delle prestazioni.
– Tra la documentazione pretesa da allegare alla domanda viene richiesto il certificato antimafia rilasciato dalla Prefettura di Reggio Calabria, procedura obsoleta alla luce della recente normativa che prevede una autocertificazione secondo modelli prefettizi, cui farà seguito da parte dell’ente pubblico apposita richiesta in Prefettura solo dopo l’aggiudicazione del servizio.
– E ancora tra la documentazione pretesa da allegare alla domanda vi è il DURC la cui esibizione da oltre due anni è preclusa agli stessi concorrenti, dal momento che anche il tal caso spetta all’amministrazione pubblica richiederlo d’ufficio nei casi previsti dalla legge (accertamenti regolarità che precede la stipula contratto o il mandato di pagamento).
– Occorre rimarcare che l’Albo Regionale delle cooperative sociali benché previsto per legge non è ancora stato istituito dal momento che la Regione Calabria non ha mai adottato il corrispondente regolamento e ancora l’Albo Provinciale non ha efficacia alcuna e dunque non può costituire un requisito di partecipazione.
Violazione del principio della libera scelta
La delibera e l’avviso allegato contengono indicazioni perentorie circa l’assegnazione degli incarichi di assistenza domiciliare, negando il principio della libera scelta tutelato dalla Costituzione e normato in sanità dal Decreto 502/92. Infatti viene acclarato che sarà la stessa ASP a scegliere quali operatori (personale dipendente, singoli professionisti o enti privati) a cui assegnare i pazienti che accederanno alle cure domiciliari. Carenza dei requisiti di qualità, dei requisiti di capacità economica, finanziaria, tecnica e professionale. Nessun richiamo è presente al possesso della certificazione di qualità secondo le normative comunitarie vigenti, o in alternativa alla descrizione delle procedure di controllo e valutazione a tutela degli utenti del servizio. Questa grave anomalia, associata alla carenza di qualsivoglia filtro di fatturato, di capacità organizzativa e tecnica, di esperienza, consentirà a chiunque di poter effettuare la domanda, ed assegnerà all’Azienda un enorme margine di discrezionalità nella scelta dei contraenti. Tanto premesso riteniamo che gli elementi sopra descritti in modo sintetico sono più che sufficienti ad avviare una procedura di ravvedimento in autotutela da parte dell’Azienda finalizzato ad un riesame dell’Avviso ed una sua riproposizione con nuova scadenza. Con la certezza che vorrà procedere al chiesto riesame, ed alle relative modifiche ed integrazioni, manifestiamo la nostra piena disponibilità ad attivare un tavolo di concertazione ad hoc, ove lo dovesse ritenere utile.
Luciano Squillaci
Portanova del Coordinamento del Terzo Settore