La cosca vestiva da “Sportworld”: estorsione da mille euro al mese ai danni del negozio

Reggio Calabria. (…perché io là ho 1000 euro di buono al mese, hai capito?…). Con queste parole, intercettate nel colloquio in carcere dalla Squadra Mobile, Francesco Zindato invitava la moglie a fare incetta di articoli sportivi da “Sportworld”, il notissimo negozio di articoli e abbigliamento sportivi che ha proprio sede nel quartiere di Modena, in via Pio XI. In realtà, dalle parole dello stesso Zindato gli investigatori hanno compreso che si trattava di una vera e propria estorsione fissata in mille euro al mese, pagabili anche tramite dazione di merce.  Zindato fa delle raccomandazioni alla moglie dicendole di rivolgersi a “Peppe di Sportworld”, ossia Giuseppe Santo Porcino, contitolare del negozio assieme al fratello Pasquale e al padre Antonio, risultato vittima delle pretese estorsive della cosca: (… però tu fai finta di niente, tu quando vai tu sempre fai finta… e lui ti dice… e gli prendi un paio di scarpe ai bambini un giubbottino ai bambini, gilet… tipo vestiario tutto, vestili sempre là, tu fai finta che vai e paghi… però tu quando… per i bambini i jeans… e lui ti dice no, apposto per i bambini te li regalo io… perché lui non ti può dire altro hai capito). La moglie però esterna delle perplessità col marito, gli dice di provare vergogna a ripetere troppe volte quel tipo di comportamento: (Ma poi se la prima, la seconda volta non mi fa pagare, poi… poi mi vergogno per dire se lui mi dice no, no). Perplessità cui Zindaco così ribatte: (Ti vergogni tu, si deve vergognare lui se non te li dà, tu fai come ti dico io). Prosegue Zindato: (perché lui sa e segna là, lui mi dice vedi però che ogni volta che viene segno, poi un domani… gli ho detto non ti preoccupare, non c’è bisogno nemmeno che segni con me, che già quello che fai…).

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