Porto di Gioia Tauro. Allarme dei sindacati in vista del rinnovo del contratto: traffico container di nuovo in calo

Gioia Tauro (Reggio Calabria). Lo scenario commerciale relativo al traffico dei contenitori è nuovamente in calo. Nel mese di ottobre 2013 si è registrato, al porto di Gioia Tauro, un’ulteriore flessione mettendo in difficoltà ancora di più i lavoratori della Medcenter Container Terminal. Gli stessi sono costretti, ancora una volta, ad alternare in rapida successione i mesi di lavoro con cassa integrazione. Nessun segnale positivo che denota, da parte della Medcenter Container Terminal, l’atteso interesse di voler mantenere aggressività nei confronti del mercato e rilanciare il porto calabrese.
L’azienda, ad oggi, conta oltre 1.300 lavoratori ed è chiaro che ai margini della scadenza degli ammortizzatori sociali non è consentito pensare che nella nostra terra si possano considerare esuberi di personale. Lavoratori che nel corso degli anni, con professionalità e duro lavoro hanno cercato di costruirsi la possibilità di un futuro lavorativo per se stessi e per le future generazioni. La MCT sta sbagliando e se non cambia strategia costringerà il sindacato ad aprire, da subito, una forte conflittualità. Conflittualità che trova fondamento anche negli annunciati obiettivi del noto piano di riorganizzazione aziendale. Piano che prevedeva la ricollocazione, dell’eventuale esubero di lavoratori, nelle attività del retro porto dove, ad oggi, tutto risulta fermo come se, l’emergenza lavoro nell’area portuale, fosse una condizione di normalità.
È chiaro che, la Filt, Fit e Uiltrasporti, come già più volte affermato, lotteranno con tutte le forze affinché nessun posto di lavoro venga messo in discussione. Da MCT attendiamo immediate iniziative finalizzate ad implementare le attività nel terminal di Gioia Tauro. Azioni indispensabili per uscire da una crisi che, da circa tre anni, condiziona e ne limita le potenzialità produttive ed occupazionali. La Filt Cgil, la Fit Cisl e la Uiltrasporti non permetteranno che speculative strategie imprenditoriali continuino a penalizzare la nostra infrastruttura. Il 2014 dovrà essere l’anno della piena ripresa produttiva necessaria ad evitare un ulteriore ricorso agli ammortizzatori sociali in scadenza il prossimo 31 luglio.
In questa ottica, le federazioni di categoria di Cgil, Cisl ed Uil sono fortemente impegnate a trovare, da subito, strumenti per la riduzione ed il superamento degli ammortizzatori sociali in atto. Un impegno per un percorso praticabile attraverso un auspicato accordo che mira a realizzare una nuova organizzazione del lavoro capace di generare efficienza, internalizzazione di attività e qualità della vita sul lavoro.Una strada che, per il sindacato confederale, significa promozione di un rinnovato impegno nella ricerca costante di fattori per lo sviluppo e la crescita di tutta l’area portuale, incalzando, a tal fine, le istituzioni e i terminalisti che stanno usufruendo delle concessioni. Con questa stessa determinazione siamo mobilitati per sostenere lo sciopero nazionale proclamato per il prossimo venerdì 8 novembre, giorno in cui il porto di Gioia Tauro si fermerà dalle ore 7,00 dello stesso giorno alle ore 6,59 di sabato 9 p.v..
Uno sciopero che trova ragione nella difficile trattativa relativa al rinnovo del CCNL. Un percorso in salita che ha prodotto, dopo ripetuti incontri, la proclamazione dello sciopero in tutti i porti d’Italia. Non è possibile, dal canto nostro, concedere alle parti datoriali arretramento di diritti, gli stessi che sono stati conquistati dal duro lavoro di chi ci ha preceduto. Non possiamo recepire ridicole proposte di aumenti economici da parte delle associazioni datoriali. Associazioni che in questi mesi hanno solo dimostrato di voler utilizzare la crisi e la disperazione dei lavoratori per scardinare l’impianto del vigente CCNL dei porti. La vertenza in essere per il rinnovo del CCNL dei porti, sarà fortemente sostenuta dai lavoratori del porto calabrese affinché lo stesso possa continuare ad essere strumento di garanzia per tutti i lavoratori.

Filt-Cgil A.Costantino
Fit-Cisl A.Fiorenza
Uiltrasporti G.Bartolo

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