Reggio Calabria. Personale del Centro Operativo Dia di Reggio Calabria, diretto dal colonnello Gianfranco Ardizzone, nell’ambito dell’azione di contrasto ed aggressione dei patrimoni illecitamente accumulati, sta dando esecuzione ad un decreto di sequestro beni per un valore di 325 milioni di euro, emesso a seguito di una proposta di applicazione di misura di prevenzione personale e patrimoniale formulata dal Direttore della DIA Arturo De Felice, dal locale Tribunale – Sezione Misure di Prevenzione, nei confronti di Vincenzo Oliveri, 59enne di Gioia Tauro (RC), noto imprenditore nel settore oleario, con proiezioni di rilievo sia nel comparto alberghiero che in quello della ristorazione, già tratto in arresto nel 2010 per i reati di associazione a delinquere, truffa aggravata ed altro, in ordine all’indebita percezione di contributi erogati ai sensi della legge 488/1992, strumento normativo concepito dal legislatore quale forma d’intervento nel Mezzogiorno ed altre aree depresse del Paese, tesa a favorire lo sviluppo delle attività produttive, con erogazioni di somme a titolo di agevolazioni finanziarie pubbliche, in parte a fondo perduto.
La vasta operazione, che colpisce un ingente patrimonio, dislocato tra Calabria, Abruzzo ed Emilia Romagna vede coinvolte nella fase esecutiva anche il Centro Operativo Dia di Napoli e le Sezioni Dia di Catanzaro e Bologna.
I dettagli dell’operazione saranno illustrati nel corso di una conferenza stampa che si terrà alle ore 10:30 odierne presso gli uffici del Centro Operativo D.I.A. di Reggio Calabria, via Calamizzi, 12.
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