Progetto societario per il Dipartimento di Protezione Civile. I consiglieri Idv: “L’ennesimo carrozzone politico”

Reggio Calabria. “Un’inaudita provocazione al buon senso ed al rispetto dei lavoratori”. Con queste parole il consigliere regionale Emilio De Masi ha definito la proposta di legge (la n° 487/9) di iniziativa della Giunta regionale, che si appresta ad approdare in Consiglio per trasformare l’attuale Dipartimento di protezione civile in una agenzia In house. I dubbi sulla reale utilità di questo nuovo soggetto societario, Emilio De Masi li ha condivisi pubblicamente insieme al collega Domenico Talarico durante una conferenza stampa dal titolo “Efficienza si, carrozzoni no”, convocata presso la Casa della Cultura di Crotone e a cui hanno preso anche Peppino Vallone, nella doppia veste di sindaco della città e presidente Anci (Associazione nazionale comuni italiani) e Nicola di Gioia, presidente dell’associazione territoriale di protezione civile-sanità. “Si tratta di una proposta di legge presentata come una riforma, ma che in realtà lascia solo dubbi e sospetti – ha esordito De Masi -, perché ad oggi non c’è stata nessuna discussione in sede di Commissione o confronto con le associazioni di volontariato su un Dipartimento cui è subordinato il destino dell’intero territorio calabrese”. La riforma criticata si riferisce alla dichiarata volontà di istituire un nuovo soggetto, con un direttore nominato direttamente dal presidente della Regione, e l’assorbimento non solo di compiti e funzioni già esplicati dall’attuale dipartimento di protezione civile, ma anche di molti dipendenti dell’ente che solo di recente hanno raggiunto la stabilizzazione lavorativa. “Una decisione che sembra solo un’operazione clientelare – ha continuato il consigliere regionale – dal momento che stride con i forti vincoli di spesa imposti agli enti locali dalla spending review e getta nell’incertezza il futuro dei lavoratori, che dovrebbero essere assunti dalla nuova società”.
“Un nuovo, ennesimo carrozzone – ha aggiunto invece il collega Domenico Talarico – in cui allocare persone, risorse e poteri. Abbiamo chiesto più volte le ragioni di questa riforma ma nessuno ci ha mai dato una risposta, per tale motivo vogliamo portare la vicenda all’attenzione della società civile”.
“Ovviamente – ha aggiunto a riguardo De Masi – auspichiamo che le scelleratezze di questa proposta di legge vengano bloccate dal Governo centrale, che non può consentire il varo di un nuovo strumento che appare già privo di copertura finanziaria”. Dello stesso parere anche Peppino Vallone, secondo il quale l’intera questione della protezione civile andrebbe affrontata attraverso una concreta riorganizzazione del Dipartimento già esistente. “Quello della protezione civile – ha aggiunto Vallone – è un tema molto delicato, che non può essere affrontato senza tenere conto di tutti gli aspetti legati alla tutela del territori e al grosso lavoro fatto con impegno e sacrificio da molti tanti volontari e professionisti, per tale ragione a mio avviso non serve rivoluzionare quanto già esiste”. Proprio durante la conferenza stampa sono state raccolte le difficoltà e le preoccupazioni di alcune tra le tante associazioni di volontariato attive sul territorio. ”Abbiamo bisogno di una macchina organizzativa che lavori bene e di una maggiore valorizzazione dei volontari – ha spiegato a riguardo Nicola di Gioia, presidente dell’associazione territoriale di protezione civile – e non di una nuova società di gestione che porterebbe solo ad una frammentazione dei ruoli”. L’impegno assunto dai consiglieri Emilio De Masi e Domenico Talarico a margine della conferenza stampa è stato quello di organizzare nuovi incontri pubblici come quello di ieri, a cui hanno preso parte diversi rappresentanti delle amministrazioni locali, operatori del settore e associazioni di volontariato. L’intento è quello di tenere alta l’attenzione sull’intera vicenda e di arrivare dunque al ritiro della proposta della proposta di legge.

Exit mobile version