Catania. Estorsioni: nomi e foto dei 9 arrestati dai Carabinieri

Catania. Nelle prime ore della mattinata di oggi, rende noto un comunicato stampa dell’Arma che qui pubblichiamo integralmente comprese le fotografie, i Carabinieri del Comando Provinciale di Catania hanno dato esecuzione ad 11 ordinanze di custodia cautelare in carcere a carico di presunti appartenenti al clan Laudani, intesi “mussi i ficurinia”, indagati, tra l’altro, dei reati di rapina e estorsione, aggravati dall’aver agito avvalendosi delle condizioni previste dall’art. 416 bis e al fine di agevolare il sodalizio d’appartenenza.
L’attività di indagine, condotta dal Nucleo Investigativo del Comando Provinciale dei Carabinieri di Catania e coordinata dalla locale Direzione Distrettuale Antimafia, scaturisce dalle denunce presentate da alcune vittime di estorsione le quali, stanche delle continue violenze e vessazioni, si sono rivolte alle Istituzioni.
La prima vittima, un imprenditore edile di Mascalucia (CT), nel luglio del 2011, avrebbe subito prima una rapina di un proprio mezzo, poi una aggressione e gravi lesioni personali ad opera di Filippo Anastasi e Antonino Fosco, i quali avrebbero agito per costringerlo a pagare un presunto debito di 25 mila euro nei confronti dei piccoli imprenditori Giovanni Spina e Domenico Indelicato, questi ultimi parimenti destinatari della presente ordinanza custodiale. Le indagini relative a tale presunta estorsione sono state svolte con il contributo determinante della Squadra Mobile della Questura di Catania, che ha provveduto ad escutere l’imprenditore e a svolgere i primi accertamenti.
La seconda estorsione, consumata almeno sino al luglio del 2010, riguarda il titolare di una fabbrica di fuochi d’artificio di Santa Venerina (CT) il quale sarebbe stato avvicinato da Gianluigi Partini, Stellario Fileti e Omar Scaravilli, che, dopo averlo derubato di un grosso quantitativo di articoli pirotecnici posti sotto sequestro, avrebbero preteso che pagasse per la riconsegna del materiale trafugato la somma di 15 mila euro. La vittima sarebbe stata costretta a pagare la somma di 8 mila euro nonché a consegnare ai suoi aguzzini anche 17 bancali di fuochi di artificio.
La terza estorsione sarebbe stata commessa, nel maggio del 2010, da Omar Scaravilli in danno di un imprenditore edile di Valverde, costretto al pagamento di una somma iniziale per la “messa a posto” pari a 9 mila euro e alla successiva consegna di 600 euro mensili a titolo di “pizzo”.
La quarta estorsione sarebbe stata commessa, nel maggio del 2013, da Omar Scaravilli, Luca Agatino Pelleriti e Nunzio Spanò in danno di un imprenditore dolciario di Bronte, il quale sarebbe stato costretto, attraverso reiterate minacce, a ritirare l’istanza di fallimento presentata nei confronti di una ditta riconducibile ad uno dei tre soggetti per un debito di circa 400.000 euro.
Nell’ordinanza si fa altresì riferimento ad un episodio di aggressione al titolare di una trattoria che sarebbe stata commessa da Antonio Fosco e Omar Scaravilli, motivato da banali questioni sull’orario di prenotazione di un tavolo, le cui indagini sono state condotte dalla Squadra Mobile della Questura di Catania.
Per la prima volta sono state disposte ordinanze custodiali in carcere, nonostante l’incensuratezza degli indagati, nei confronti altresì di piccoli imprenditori che avevano fatto ricorso all’intervento dei mafiosi per ottenere la restituzione dei loro crediti.
Gli arrestati, dopo le formalità di rito, sono stati condotti presso il carcere di Catania-Bicocca in attesa dell’interrogatorio di garanzia che si svolgerà nei prossimi giorni.
Due soggetti, colpiti dal provvedimento, risultano irreperibili e sono attivamente ricercati.

L’elenco degli arrestati:

  1. Filippo Anastasi, 33enne, di Aci Castello (CT);
  2. Stellario Fileti, 46enne, di Aci Catena (CT);
  3. Antonino Fosco, 32enne, di Tremestieri Etneo (CT);
  4. Gianluigi Antonio Partini, 27enne, già detenuto per altra causa;
  5. Omar Scaravilli, 32enne, di Catania;
  6. Giovanni Spina, 49enne, di Zafferana Etnea (CT);
  7. Domenico Indelicato, 46enne, di Pedara (CT);
  8. Luca Agatino Pellegriti, 39enne, di Adrano (CT);
  9. Nunzio Spanò, 30enne, di Bronte (CT).
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