Reggio Calabria. Credo sia necessario aggiungere qualche considerazione al dibattito riguardante la vicenda Bronzi di Riace. Prendo atto con viva soddisfazione che anche il Presidente del Consiglio Enrico Letta si è impegnato per un ritorno dei Bronzi di Riace al Museo di Reggio Calabria entro Natale. Ciò non toglie, però, che abbia anche manifestato un moderato consenso all’ipotesi di utilizzare le due statue greche come testimonial della storia e della cultura italiane, all’Expo 2015. Idea sulla quale è subito intervenuta la Soprintendente archeologica della Calabria dr.ssa Simonetta Bonomi che ha ribadito l’impraticabilità di un viaggio dei Bronzi in una qualsiasi località. E allora, delle due l’una. O diciamo che i Bronzi devono al più presto tornare (e restare) al Museo nazionale della Magna Grecia di Reggio Calabria, o diciamo che devono diventare il simbolo storico ed archeologico dell’Italia nel mondo.
Tuttavia, vorrei sommessamente ricordare che la città di Reggio Calabria è già stata abbondantemente penalizzata dai ritardi della ristrutturazione del Museo, che avrebbero dovuto celebrare, nel 2010, il 150° anno dell’Unità d’Italia. A tre anni di distanza siamo ancora in attesa del nostro Museo, il più importante presidio storico, archeologico e culturale, non solo della città di Reggio, ma dell’intero Mezzogiorno. La scelta di inserire il Museo Nazionale di Reggio Calabria tra le opere inserite nelle celebrazioni del 150° dell’Unità d’Italia, per esaltare la magnificenza nazionale, si è dimostrata solo un clamoroso insuccesso, che ha invece dimostrato, per intero, i difetti e le carenze del nostro Paese.
Ora c’è qualcuno che vuole completare l’opera fallimentare di questi anni, portando via, anche se temporaneamente, i Bronzi di Riace lontano da Reggio, come ha fatto il Presidente della Fondazione “Fiera di Milano”, Benito Benedini, in vista dell’EXPO 2015. Una prospettiva sulla quale non sono niente affatto d’accordo. Intanto, perché, sulla base di valutazioni di autorevoli esperti di archeologia, i Bronzi sono definiti “inamovibili”, ma anche perché lontano dalla Calabria, e persino dall’Italia, penalizzerebbero ulteriormente il già scarso flusso turistico diretto verso la nostra città e la nostra Regione. Non possiamo permetterci un ‘lusso’ del genere. Lo dico ai reggini, ai calabresi, ma soprattutto al Presidente del Consiglio dei Ministri Enrico Letta. Non vada dietro le suggestioni. Si incontri con i rappresentanti locali del Comitato per i Bronzi di Riace, i cui portavoce sono Francesco Alì e Pasquale Amato. In quell’incontro faremmo sentire le nostre ragioni, e sono sicuro che il Premier Letta tornerebbe a Roma con ben altri convincimenti.
In merito all’EXPO 2015, forse sarebbe meglio sfruttare quell’evento per valorizzare, promuovere e sostenere la Calabria, le sue bellezze artistiche, il nostro Museo. Sarebbe sì quella l’occasione per promuovere l’Italia migliore e con essa la Calabria migliore.
Dr. Francesco Pollifroni
Movimento A Testa Alta per la Calabria