Reggio Calabria. Si e’ svolto nei giorni scorsi presso la sede provinciale del PRI a Reggio Calabria, alla presenza del Segretario Nazionale Francesco Nucara, con il coordinamento del responsabile provinciale Paolo Raffa e del segretario della sezione “R. Sardiello”, Giuseppe Baronetto, un incontro-dibattito sui possibili scenari politici e sulle difficoltà che attualmente impediscono una seria politica a favore del territorio reggino. Il dibattito, tra i tanti militanti Repubblicani reggini e provinciali, dopo una disanima della situazione politica nazionale, ha focalizzato la sua attenzione sul caso “Cancellieri”, ministro dell’interno del Governo Monti che un anno addietro ha deciso di commissariare Il Comune di Reggio Calabria, non per dissesto finanziario, ma per infiltrazioni mafiose in base ad un informativa prefettizia. Noi repubblicani, Noi cittadini calabresi onesti, non avremmo voluto, ma riteniamo questo un male minore; un segnale di attenzione istituzionale su Reggio Calabria così come su Desio in Lombardia attualmente commissariata per lo stesso motivo. La ndrangheta e’ ovunque nel mondo, ed in Italia ha pervaso da tempo tutti settori dove si gestisce o decide sul denaro pubblico, soprattutto nelle amministrazioni locali. La malavita si insidia nelle società pubbliche, para pubbliche, dove c’è il potere di spendere ed assumere. Ancora una volta per pochi malavitosi ci va di mezzo tutta la comunità. Per i pochi dipendenti amministrativi corrotti, così come i pochi politici collusi, si mette in discussione la reputazione e la credibilità di tutta una classe amministrativa e politica. La posta in gioco è il recupero della credibilità di chi vuole rappresentare gli interessi di tutti; serve trasparenza, onestà intellettuale e la passione per la serietà. Durante il vivace confronto, inoltre, grazie al contributo dei tanti militanti Repubblicani si è scelta la posizione condivisa sul tema della Progressione Economica Orizzontale dei dipendenti comunali reggini; argomento “caldo” che in questi giorni sta animando la politica locale. Nello stesso animato consesso si è legato l’aspetto del Commissariamento con il risultato di Reggio Calabria Città metropolitana. La nostra amata città è stata inserita, grazie al decreto legge 95 del 6 luglio 2012 sulla revisione della spesa pubblica. Finalmente si è dato nuovo slancio all’ ’’art. 114″ della Costituzione della Repubblica Italiana, dopo la riforma dell’ordinamento della Repubblica del 2001 con la modifica del titolo V della Carta. La Città metropolitana di Reggio Calabria è stata istituita dall’ordinamento giuridico nazionale con il Decreto legge del 5 novembre 2012, n. 188 “Disposizioni urgenti in materia di Province e Città metropolitane”. Quindi automatica ed inesorabile soppressione della Provincia di Reggio Calabria che il commissariamento ha solo post posto di qualche mese, dopo cioè, le nuove elezioni comunali del capoluogo. Il dibattito è servito, anche grazie allo sprone venuto dall’on. Nucara che ha sottolineato che questo commissariamento per infiltrazioni mafiose non deve farci ripiegare su noi stessi o distrarci. quale iniezione di fiducia per trovare nuovo slancio e linfa politica per l’immediato futuro. Ora, ad avviso dei repubblicani, per Reggio Calabria città metropolitana, indipendentemente dalla contrapposizione tra chi si accrediterà ed intesterà tale merito, serve un dibattito che approfondisca opportunità e condivida con la cittadinanza attiva il modello da perseguire tale da costruire in modo condiviso e con una Responsabilità Sociale.
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