Trematerra ha presieduto un incontro sulla programmazione 2014-2020 del Psr Calabria

Catanzaro. L’assessore regionale all’agricoltura Michele Trematerra – informa una nota dell’ufficio stampa della Giunta – ha presieduto un incontro, nella sede della Fondazione Terina di Lamezia Terme, con il partenariato istituzionale, economico e sociale per discutere sulla programmazione 2014-2020 del Piano di Sviluppo Rurale della Calabria. Presente all’iniziativa anche il dirigente generale del Dipartimento agricoltura Giuseppe Zimbalatti, l’autorità di gestione del Psr Calabria Alessandro Zanfino e il dirigente generale del Dipartimento regionale programmazione nazionale e comunitaria Paolo Praticò. Una riunione, con al centro del confronto i fabbisogni e le strategie di sviluppo del comparto agricolo calabrese, che per l’assessore Trematerra ha rappresentato “un costruttivo momento di confronto e di scambio di esperienze e punti di vista”.
“In questa delicatissima fase di definizione della strategia del prossimo programma operativo del PSR Calabria – ha specificato Trematerra -, che precede alla sua stesura, per il Dipartimento agricoltura è di fondamentale importanza ascoltare le istanze, le esigenze, le criticità sostenute e i contributi del partenariato. La programmazione 2007-2013 ha già dato i suoi buoni risultati, con gli obiettivi di spesa puntualmente raggiunti, ma noi stiamo già lavorando da diverso tempo al prossimo sessennio per far si che il settore agroalimentare calabrese continui ad essere tra quelli realmente produttivi per l’economia regionale. Pertanto – ha infine sottolineato l’esponente della Giunta – per entrare nel vivo del lavoro della nuova programmazione abbiamo bisogno di altri momenti come questi, durante i quali possiamo confrontarci con i partner istituzionali, le parti sociali e la società civile”. Zimbalatti ha, invece, parlato di programmi integrati ed ha spiegato che “si intende affrontare la sfida della nuova programmazione lavorando di concerto con gli altri settori, motivo per il quale non si dovrà più parlare di programmi separati. L’obiettivo dell’incontro di oggi – ha evidenziato il dirigente generale – è quello di consentire alla Regione di stilare un programma che tenga conto delle reali esigenze del territorio, partendo proprio dalle criticità riscontrate nelle vecchie programmazioni. Per questo – ha auspicato Zimbalatti – la Regione ed il mondo degli agricoltori devono muoversi insieme sul binario della concretezza, mettendo insieme le proprie idee e i propri contributi per creare una programmazione veramente efficace”.
“La programmazione – ha affermato Zanfino – deve essere scritta di concerto con il partenariato, depositario di un prezioso contributo di conoscenze, del quale la Regione, soprattutto in un momento di crisi come quello che stiamo attraversando, non potrebbe fare a meno. In questi mesi il Dipartimento agricoltura ha lavorato su una serie di documenti preparatori, come analisi di contesto e analisi Swot, che mettono in luce punti di forza, di debolezza, opportunità e rischi degli interventi di supporto e che precedono alla stesura vera e propria del programma, che orientativamente dovrebbe essere inviato alla Commissione Europea nella prossima estate. Nella nuova programmazione – ha concluso Zanfino – non si ragionerà più per misure e assi, bensì per priorità tematiche ed obiettivi, che saranno la promozione e il trasferimento delle conoscenze e l’innovazione nel settore agricolo e forestale e nelle zone rurali; il potenziamento della competitività nell’agricoltura in tutte le sue forme e della selvicoltura e la redditività delle aziende agricole; l’incentivazione dell’organizzazione della filiera agroalimentare e la gestione dei rischi nel settore agricolo; la preservazione, la ripristinazione e la valorizzazione degli ecosistemi dipendenti dall’agricoltura e dalle foreste”. La necessita dell’integrazione fra i programmi è stata sottolineata anche dal dg Paolo Praticò il quale ha affermato che “nella costruzione di questo documento di programmazione sono confluite le energie e gli sforzi di tutta la Regione che, sulla spinta della Giunta, che ha costituito un organo di indirizzo strategico, ha inteso superare una visione eccessivamente settorializzata dei documenti. Dobbiamo pensare al programma non solo come ad un fine – ha rimarcato Praticò – ma come ad un’occasione per tirare fuori le vere potenzialità dei nostri territori, cosa che riusciremo a fare solo tenendo conto delle istanze del partenariato”.

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