“Precarizzare ulteriormente i già precari lavoratori non è una scelta sostenibile per un Governo che, invece, dovrebbe garantirli. Succede così che di quegli emandamenti contenuti nel quadro normativo della legge di stabilità e richiamati dalle stesse unioni sindacali, non vi sia più traccia.” Lo dichiara in una nota il Segretario Nazionale Ignazio Messina. “E’ rimasto invece il capitolo riguardante un finanziamento pari a 110 milioni di euro destinati ai lavoratori impiegati in attività socialmente utili nel Comune e nella Provincia di Napoli e nel Comune di Palermo e agli Lsu-Lpu della Regione Calabria. La norma approvata è un risultato parziale non soddisfacente – commenta – perché sui 110 milioni di euro previsti rimane ancora da quantificare la quota di risorse da attribuire alla Calabria e, soprattutto, rimane generico l’obiettivo della stabilizzazione attraverso l’assunzione con contratto a tempo indeterminato degli oltre 5000 lavoratori calabresi. Su come verranno ripartite le risorse, quindi, rimane tutto da chiarire. Chiediamo allora quale destino sarà riservato al territorio calabrese e ad i suoi lavoratori sollecitando il Governo a garantire le adeguate tutele sindacali e sociali. Pensare ai lavoratori significa garantirgli l’avvio di un percorso di inserimento lavorativo dei suddetti lavoratori e non solo spettanze arretrate. In questa direzione – conclude Messina – auspichiamo che, sia a livello sociale che a livello istituzionale, si riapra il confronto con il Governo affinché la Legge di stabilità possa garantire, con norme chiare e trasparenti e con adeguati finanziamenti, reali percorsi di stabilizzazione di lavoratori le cui mansioni e funzioni sono divenute ormai indispensabili nelle attività degli enti pubblici”.
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