Staiti (Reggio Calabria). Assalto di lupi in un gregge di ovini nelle campagne del Comune di Staiti. Infatti, numerosi capi di bestiame sono stati sbranati dai famelici lupi alcuni dei quali morti sul colpo ed altri rimasti gravemente feriti o deceduti successivamente nonostante le premurose cure del veterinario e del proprietario. Per questi motivi, il Sindaco del piccolo Comune pre-aspromontano, Antonio Domenico Principato, ha emesso delle apposite ordinanze per la distruzione delle carcasse degli animali. Per alcuni di loro (5 di razza ovina) il Sindaco ha disposto il sequestro di quelli gravemente feriti e dati in custodia al proprietario dell’allevamento con una serie di norme da rispettare a difesa degli ovini sani. In particolare, si legge nell’ordinanza, che gli animali feriti posti sotto sequestro fiduciario presso l’allevamento del proprietario “debbono essere rigorosamente tenuti separati dai capi sani sia al pascolo che nei ricoveri ed abbeverati separatamente per gg.120 dal 25.11.2023. Il latte prodotto durante il periodo di osservazione è ammesso al consumo soltanto previa bollitura. Se durante il periodo di osservazione – si legge ancora nell’ordinanza sindacale- l’animale per qualsiasi motivo viene abbattuto o muore dopo il quinto giorno deve essere interamente distrutto col divieto di scuoiamento e dato immediato avviso al Servizio Veterenario dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Reggio Calabria-Dipartimento di Prevenzione Servizio Veterenario area “C” Ufficio di Locri”. Con un’altra ordinanza, il Sindaco, ha disposto la distruzione delle carcasse di n.12 agnelli di razza meticcia a mezzo di sostanze denaturanti e sotterramento profondo dei resti. Non c’è che dire! E’ stato un duro colpo per il proprietario dell’allevamento che in una notte di luna piena i lupi sono scesi a valle facendo razzia dei poveri animali creando tra la popolazione staitese uno stato di preoccupazione palpabile sotto ogni punto di vista. E’ giusto che i lupi, affermano alcuni cittadini di Staiti, vengano protetti perché in forte rischio di estinzione ma è anche legittimo che le istituzioni pongono in essere tutte le strategie necessarie per tutelare i pastori in quanto questa forma di attività rappresenta per loro l’unica fonte di guadagno in un territorio afflitto da mille problemi il cui tasso di disoccupazione giovanile ha toccato indici altissimi.
Agostino Belcastro