“Nettuno”. Aziende balneari distrutte, l’appello di Cna Balneatori alla politica: “Siamo forse imprenditori di serie B?”

Il Cna Balneatori Calabria porta a conoscenza di tutta la classe politica che, ancora una volta, ci troviamo con le aziende distrutte. Il ciclone “Nettuno”, che si è abbattuto sulla costa ionica meridionale, ha devastato tutte le strutture balneari che regolarmente potevano rimanere per l’intero anno e che, con tanti sforzi, mantenevano un servizio a quei turisti che frequentano la nostra terra nel periodo invernale. In tanti di noi, oggi, si trovano senza nulla. Siamo consapevoli di essere una categoria che rischia giornalmente la perdita di tutte le attrezzature in poche ore, ma aggiungiamo anche, che, se vengono effettuate delle opere di salvaguardia delle coste tutto questo può essere evitato, ma, ahinoi, la politica pensa solo a fare carte su carte ma alla fine ai balneari chi ci pensa? Emblematico il fatto che, ad oggi, ci sono aziende che non sono state risarcite per i danni subiti dalle mareggiate del 2009. Siamo forse imprenditori di serie B? Peraltro, dobbiamo evidenziare e condannare che di questa catastrofe, i media nazionali non si sono degnati di dedicare neanche 5 minuti nei loro telegiornali. A questo punto, diciamo a tutti gli enti preposti che siamo pronti a tutto perché non è pensabile spendere soldi per pubblicizzare la Calabria in tutto il mondo e poi, se poi non siamo in grado di mettere in sicurezza l’unico patrimonio che abbiamo, ovvero le spiagge, e non riusciamo a trovare i soldi per salvaguardare la costa.
La nostra categoria è disposta anche ad investire capitali privati per creare, almeno dove ci sono le nostre strutture, delle barriere soffolte a protezione degli stabilimenti balneari che, a sua volta, proteggeranno la spiaggia ed i lungomari esistenti. Oggi, vogliamo gridare in faccia a tutti i politici: “sedetevi ad un tavolo con noi e trovate in tempi brevi una soluzione per autorizzarci a creare delle protezioni a spese nostre per la tutela delle nostre aziende che vuol dire tutelare migliaia di famiglie di lavoratori calabresi”.
Detto questo si invitano tutti gli imprenditori balneari che, purtroppo, hanno subito la devastazione di “Nettuno”, a presentare subito una comunicazione, contenente una quantificazione provvisoria dei danni, da trasmettere a tutti gli enti preposti (Comuni, Prefetture ecc.). Nei prossimi giorni, il Cna Balneatori organizzerà una riunione sul territorio per programmare con i propri associati la strada da seguire per richiedere lo stato di calamità naturale da parte di tutti gli enti interessati. Intanto, esprimiamo la massima vicinanza anche alle aziende distrutte che non sono associate al nostro sindacato per i danni subiti e vogliamo ricordare a tutti gli imprenditori che in una situazione così difficile è il momento di stare uniti per essere presi in seria considerazione dalla classe politica calabrese.

Massimo Nucera
Direttore di Cna Balneatori Calabria

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