Ferruzzano (Reggio Calabria). Una sedia simbolicamente riservata, per tutto il mese di dicembre, nella stanza del Sindaco del Comune di Ferruzzano, alle donne uccise dalla violenza degli uomini. Questo gesto simbolico la dice lunga sul fenomeno del femminicidio diventato di grande rilevanza, per il continuo aumento degli episodi di violenza nei confronti delle donne. Per questo motivi, il Comune di Ferruzzano, guidato dalla “Sindaca” Maria Romeo, “preso atto – si legge nella delibera sindacale- della campagna ideata e promossa da La Grande Testata di sensibilizzazione verso il problema “Posto Occupato” è un’idea, un dolore, un pensiero, una reazione che ha cominciato a prendere forma man mano che i numeri crescevano e cresceva l’indignazione di fronte alla notizia dell’ennesima donna assassinata. Ciascuna di quelle donne, prima che un marito, un ex, un amante, uno sconosciuto decidesse di porre fine alla sua vita, occupava un posto nella società, sul tram, a scuola, in metropolitana. E noi quel posto vogliamo riservarlo a loro, affinché la quotidianità non lo sommerga, per simbolizzare un’assenza che avrebbe dovuto essere presenza se non ci fosse stato l’incrocio fatale con un uomo che ha manifestato la sua bestialità, ammantandola di un “amore” che altro non è che disprezzo. Con un definitivo e ultimo gesto per sancire un presunto diritto di proprietà.”. La delibera, ha ricordato inoltre, “che Posto Occupato è partito il 29 giugno dall’anfiteatro della Villa Comunale di Rometta(Messina), luogo di nascita di Maria Andiloro, editore della rivista ondine” La Grande Testata” e ideatrice del progetto. La prima fila dell’anfiteatro è stata occupata da un paio di scarpe rosse, da un mazzo di chiavi, da una borsa, lì cristallizzati a testimonianza di un delitto. La speranza di “Posto Occupato” è che il “contagio” si estenda anche alle altre città italiane, e che le Istituzioni, i Comuni, i Servizi di ogni genere e i luoghi di aggregazione sociale raccolgano l’invito a riservare un posto in memoria delle donne vittime di ogni forma di violenza. E che questa assenza urlasse la mostruosità del suo perché”. Infine, nella delibera, è stato ricordato il brutale femminicidio, con l’uccisione di Tatiana Kuropatyk, la donna di nazionalità ucraina, avvenuta a Brancaleone nel mese di settembre scorso. L’adesione a questa lodevole iniziativa da parte del Comune di Ferruzzano è la conferma che il piccolo centro della riviera jonica è molto sensibile alle problematiche a sfondo sociale, in particolare a quelle che investono l’universo femminile.
Agostino Belcastro