Reggio Calabria. Sono terminate alle 2 di questa notte le operazioni di trasferimento dei Bronzi di Riace, riposti in due speciali casse trasportate a bordo di un camion dotato di cella frigorifera, nel museo nazionale della Magna Grecia di Reggio Calabria. Il breve tragitto che separa Palazzo Campanella, sede del consiglio regionale della Calabria, dove le statue dei due guerrieri sono state ospitate dal 2009, quando iniziarono i lavori di restauro del museo, è stato percorso a bassissima velocità sotto una fitta scorta dei Carabinieri del Comando provinciale e del Nucleo tutela patrimonio artistico di Cosenza, che hanno creato una cornice di sicurezza attorno alle due statue. Una presenza “speciale”, quella dell’Arma, presente in massa dalla massima autorità locale, il Comandante provinciale colonnello Lorenzo Falferi e il maggiore Raffaele Giovinazzo comandante regionale della specialità dell’Arma a tutela del patrimonio artistico, e via via con tutti gli ufficiali della catena di comando, fino ai sempre generosi uomini di pattuglia delle Gazzelle e delle Stazioni, che hanno letteralmente fatto da angeli custodi ai due guerrieri. Uno dei militari si è persino accomodato nella cabina di guida del camion che ha trasportato le due statue. Nulla è stato lasciato al caso.
Lo stesso ministro dei Beni Culturali Massimo Bray è stato uno degli ultimi a lasciare il museo, ha assistito a tutte le fasi del trasporto senza mai perdere di vista i Bronzi. Merita davvero un plauso questo ministro, che scortato solo dalla sua umanità e dalla passione per il suo lavoro, si è speso senza fronzoli per il raggiungimento di questo risultato insieme alla sovrintendente Simonetta Bonomi. Le statue, una volta riportate all’interno del Museo, nella sala dove saranno esposte, solo nei prossimi giorni saranno ricollocate in posizione eretta. Anche in quell’occasione, ha promesso, il ministro Bray sarà presente per l’occasione.
Fabio Papalia