Reggio Calabria. “Ringrazio i componenti della III Commissione Sanità, Attività sociali, culturali e formative, il presidente Pacenza e tutti i colleghi che hanno approvato all’unanimità il progetto di legge n. 462/9 ‘Norme per la promozione della cittadinanza di genere e politiche di conciliazione vita – lavoro’”. E’ quanto afferma il consigliere regionale Tilde Minasi, autrice del progetto di legge. “L’organismo consiliare, infatti, ha accolto con molta sensibilità questo articolato che ho voluto presentare semplicemente in quanto donna che, a contatto con le altre donne, vive e comprende quelle difficoltà insite nell’organizzazione di una vita divisa tra impegni occupazionali e familiari. Tutto questo diviene ancor più pressante nell’attuale fase storica ed economica che vede sempre più cospicua la presenza della donna nel mercato del lavoro, sia per esigenze finanziarie che per emancipazione personale. Condizioni che hanno comportato, inevitabilmente, ad una gestione diversa delle mansioni domestiche con la necessità di integrare queste ultime con gli impegni legati al corretto svolgimento dell’attività lavorativa. Esigenze che – ha sottolineato Minasi – mantengono la donna sempre più attiva su più ruoli ugualmente importanti”.
“Ecco perché – prosegue – questa legge guarda oltre il panorama prettamente femminile, e si rivolge anche agli uomini padri affinché lo spazio temporale da dedicare all’occupazione ed ai figli assuma un significato ed una portata differenti rispetto al passato, con uno sguardo a quanto avviene in particolare nel nord Europa.
In estrema sintesi, quindi, soprattutto in riferimento alla cittadinanza di genere, si tratta di un progetto legislativo volto a sostenere la parità nell’ambito delle politiche formative, del lavoro e dell’occupazione ed ancora a promuovere e sostenere l’imprenditoria femminile, agevolare l’accesso al credito per le imprese a conduzione o a prevalente partecipazione femminile nonché sensibilizzare all’inserimento delle donne nelle attività, nei settori professionali e nei livelli nei quali sono insufficientemente rappresentate per favorire il riequilibrio della loro presenza negli ambiti di più elevata responsabilità, diffondendo, tramite corsi di formazione, la cultura dell’uguaglianza e della lotta alla discriminazione di genere per tutto il personale regionale”.
“Tra le novità più significative introdotte – evidenzia Minasi – vorrei, infatti, rimarcare il ‘Forum della cittadinanza di genere’ (una giornata all’anno dedicata alle tematiche delle pari opportunità), il ‘Piano regionale per la cittadinanza di genere’, la ‘Banca dati dei saperi delle donne’ (nella quale inserire i curriculum delle donne con comprovate esperienze di carattere scientifico, culturale, artistico, professionale, economico e politico che lavorano o risiedono nella Regione Calabria) ed ‘Bilancio di genere’, quale strumento di monitoraggio e valutazione dell’impatto delle politiche finanziarie regionali in tema di pari opportunità. Mi auguro che l’iter possa essere espletato celermente, in modo da dotare anche la Calabria – conclude Tilde Minasi – di uno strumento utile alla comunità in termini di benessere familiare inteso in tutta la sua accezione più ampia, nella convinzione che la serenità all’interno di un nucleo sia la base indispensabile affinchè lo stesso possa condizionare positivamente il resto della collettività”.