Processo Cosa Mia. In Appello una sfilza di assoluzioni e riduzioni di pena

Giustizia martello

Giustizia martello

Assolto Umberto Bellocco, era stato condannato in primo grado a 18 anni

Reggio Calabria. Il processo d’Appello Cosa Mia, scaturito dall’omonima operazione contro la cosca di ‘ndrangheta dei Gallico di Palmi, si conclude con una sfilza di assoluzioni e riduzioni di pena. La Corte d’Appello di Reggio Calabria, presidente Bruno Finocchiaro, ha assolto per non aver commesso il fatto, Umberto Bellocco, che in primo grado era stato condannato a 18 anni di reclusione. Oltre a lui, assolti anche: Carmelo Sgrò (8 anni e 6 mesi in primo grado); Lucia Gallico (8 anni e 6 mesi); Maria Antonietta Gallico (8 anni e 4 mesi); Vincenzo Sgrò (8 anni); Elena Sgrò (6 anni e 2 mesi); Giovanni Cedro (9 mesi); Francesco Campagna (9 mesi).
La Corte d’Appello, inoltre, ha rideterminato la pena, elargendo sconti di 2 anni, per: Massimo Aricò, Vincenzo Barone, Pasquale Casadonte, Roberto Ficarra e Rosario Sgrò; tutti loro vedono la pena ridotta da 8 a 6 anni. Altri sconti di pena sono stati decisi per: Antonio Dinaro (da 11 anni a 10 anni e 4 mesi); Italia Antonella Gallico (da 9 a 8 anni); Giulia Iannino (da 8 anni e 2 mesi a 6 anni e 2 mesi).
Antonino Ficarra, 8 anni in primo grado, viene condannato a 9 anni, per effetto della continuazione tra due condanne. Domenico Gallico (8 anni) è condannato a 3 anni e 6 mesi. Pene confermate, invece, solo per Rocco Carbone (6 anni), Alberto Cedro (9 mesi), Vincenzo Gioffrè (6 anni) e Gaetano Giuseppe Santaiti (3 anni). Il sostituto procuratore generale Adriana Fimiani aveva chiesto la conferma delle condanne inflitte dal gup Antonino Laganà nel rito abbreviato in primo grado. Con l’operazione Cosa Mia, cui nel frattempo si sono aggiunti i capitoli 2 e 3 con altre operazioni, gli inquirenti avevano svelato l’infiltrazione del clan Gallico nei lavori sull’autostrada Salerno-Reggio Calabria con l’imposizione del pizzo pari al 3% del valore dei lavori assegnati alle imprese vincitrici di un appalto sull’A3.

Exit mobile version