Operazione Erinni: arrivano le misure del gip per i 20 fermati, più altri 6 arrestati

Reggio Calabria. Ieri nelle province di Reggio Calabria, Asti, Catanzaro, Chieti, Cuneo e Frosinone, i Carabinieri del Comando Provinciale di Reggio Calabria hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal gip presso il Tribunale di Reggio Calabria su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di 26 soggetti presunti appartenenti alla ‘ndrangheta nelle sue articolazioni territoriali denominate cosca “Mazzagatti-Polimeni-Bonarrigo” e cosca “Ferraro-Raccosta”, operanti ad Oppido Mamertina (RC) e territori limitrofi, alle quali, a vario titolo, sono contestati i reati di:

L’odierna operazione, seguito dell’operazione Erinni (clicca qui per leggere l’articolo), è scaturita a seguito della richiesta presentata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria al locale Giudice per le Indagini Preliminari di rinnovazione delle misure cautelari disposte, nei confronti degli indagati destinatari del decreto di fermo eseguito il 26.11.2013, dai GIP di Palmi, Catanzaro, Roma, Velletri e Latina. Nell’ambito dell’attività investigativa che aveva consentito di portare a termine l’operazione “Erinni” dello scorso 26 novembre, inoltre, sono stati acquisiti ulteriori elementi di reità nei confronti di altri sei indagati non sottoposti a fermo in ordine:

Il Giudice Indagini Preliminari presso il Tribunale di Reggio Calabria, pertanto, su conforme richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia, concordando con le risultanze investigative rapportate, nel disporre la rinnovazione delle misure cautelari nei confronti dei 20 soggetti già sottoposti a fermo in data 26.11.2013, ha disposto l’applicazione di misure cautelari anche nei confronti di: Domenico Polimeni, Luca Pepe, Francesca Mazzagatti, Maria Chiara Condina, Silvana Attenni e Antonina Feliciano.
L’odierno provvedimento emesso dal G.I.P., nel confermare l’impianto accusatorio della Procura Distrettuale Antimafia, ha disposto la custodia cautelare in carcere dell’allora latitante Domenico Polimeni e di Luca Pepe, che si trovavano già ristretti in carcere:

Per entrambi l’accusa è di associazione di tipo mafioso, mentre Luca Pepe risponde anche di concorso in detenzione, vendita e cessione di sostanze stupefacenti del tipo marijuana e cocaina, aggravati dall’aver favorito un sodalizio di tipo mafioso.

Oltre a Domenico Polimeni e Luca Pepe, oggi sono state arrestate anche 4 donne: Silvana Attenni, accusata di associazione di tipo mafioso e riciclaggio aggravato dall’aver favorito un sodalizio di tipo mafioso; Maria Chiara Condina, accusata di procurata inosservanza di pena, aggravata dall’aver favorito un sodalizio di tipo mafioso; Antonina Feliciano e Francesca Mazzagatti, entrambe accusate di concorso in intestazione fittizia di beni, aggravata dall’aver favorito un sodalizio di tipo mafioso.

Silvana Attenni è l’ex moglie di Domenico Scarfone. Questi aveva accumulato, senza avere risorse lecite alla base e, quindi, in modo illecito, ingenti somme di denaro che, come confidava a Rocco Mazzagatti, trasferiva all’estero per reintrodurle in Italia in modo da farle sembrare pulite. Scarfone aveva, in particolare, affidato la gestione di tali somme di denaro alla ex moglie Silvana Attenni, indicata come colei che aveva la “cassa” (“la cassa la tiene lei… meglio di Silvana… io con Silvana ho la linea d’azione, come lei ce l’ha per me […] ha tutto in mano lei ancora oggi, non c’è distinzione, non c’è cosa”). Infatti, nell’abitazione della Attenni, sono stati rinvenuti, al momento della perquisizione contestuale all’esecuzione del fermo in data 26 novembre 2013, oltre 144 mila euro in contanti.

Maria Chiara Condina ha aiutato il proprio fidanzato Cosmo Polimeni ed i suoi familiari a incontrare il latitante Domenico Polimeni (padre di Cosmo), destinatario di ordine di esecuzione pena. In particolare, in data 8 giugno 2012, alla guida di una autovettura, conduceva la suocera e la cognata Sara Polimeni (all’epoca neo patentata che aveva espresso difficoltà a guidare in autostrada) presso la sede della TRA.CO.CEM., ove poi le due passeggere proseguivano su altro mezzo. In tale occasione, Maria Chiara Condina era chiaramente consapevole della effettiva destinazione della suocera e della cognata che si stavano recando dal latitante.

Ancora, in data 14 luglio 2012, Condina avrebbe fornito un contributo durante il viaggio di andata, controllando che nessuna vettura delle Forze dell’Ordine li avesse visti e li stesse seguendo (“… perché il viaggio hai visto come è stato!… soprattutto l’ultimo pezzo il nulla dietro proprio!… vuoto più totale!… nelle vicinanze qualcuno si doveva vedere!…”; “…per quanto mi riguarda è impossibile!…perché io pure guardavo… giuro!…”) e si recava proprio a Fiumefreddo Bruzio nell’abitazione dove si trovava il latitante.

Francesca Mazzagatti e Antonia Feliciano sono rispettivamente la madre e la moglie di Leone Rustico. Le donne, pur non essendo partecipi della “locale” di Oppido Mamertina, hanno consentito che venisse loro intestata la Rustico S.n.c., esercente l’attività supermercati e, in concreto, il punto vendita CONAD di Oppido Mamertina, gestito da Leone Rustico, ma appartenente di fatto al boss Rocco Mazzagatti e a suo nipote Giuseppe Mazzagatti (nel senso che costoro erano almeno soci occulti).

Al riguardo sono espliciti le parole di Simone Pepe, nel dialogo del 5 ottobre del 2012 con Matteo Scarponi: “Francesco…ha un cognome pesante… il cognome è troppo pesante… Francesco ha un cognome non è che vale… molto di più… Francesco è il nipote del Boss… il fratello (Giuseppe Mazzagatti) sta a dare da mangiare a mia madre… lo zio (Rocco Mazzagatti) sta dando da mangiare a […] loro hanno anche la Conad … Si, io gli ho sempre fatto… si hanno proprio una Conad… cemento, hanno una fabbrica di cemento”.

Nel corso dell’operazione sono stati impiegati oltre 100 Carabinieri dei Comandi Provinciali di Reggio Calabria, Asti, Catanzaro, Chieti, Cuneo e Frosinone, supportati dai militari dello Squadrone Eliportato Cacciatori e dell’8° Nucleo Elicotteri.

 

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