Reggio Calabria. Questa mattina il prefetto Claudio Sammartino si è insediato alla prefettura di Reggio Calabria, proveniendo dalla prefettura di Taranto. Nella mattinata odierna il prefetto ha subito ricevuto il Questore Guido Longo e i comandanti provinciali dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, i colonnelli Lorenzo Falferi e Alessandro Barbera.
Di seguito l’indirizzo di saluto del prefetto all’atto dell’insediamento:
Con sincero spirito di servizio e consapevole della responsabilità affidatami dal Ministero dell’Interno e dal Governo, mi accingo a svolgere le funzioni di prefetto di questa provincia, affascinante e travagliato territorio, ricco di un prezioso e secolare patrimonio storico, culturale, naturalistico, di valori e tradizioni.
Vengo da Taranto, anch’essa terra di “Magna Graecia”, in cui ho vissuto due anni, un periodo avvincente e, talora, drammatico, denso di eventi e impegni straordinari, segnato da problematiche di cruciale rilievo anche per l’intero Paese.
Nell’accostarmi con rispetto e convinta dedizione alla provincia reggina, reputo ineludibile che venga privilegiata la leale collaborazione tra le Istituzioni protesa al tenace perseguimento del bene comune – cui ciascuno deve saper indirizzare la propria attività – alla salvaguardia della sicurezza e dei diritti dei cittadini e delle attività e alla piena affermazione della legalità nei processi decisionali, amministrativi ed economici.
In questi primi momenti desidero ricordare con apprezzamento e salutare le donne e gli uomini che adempiono al proprio dovere nella loro attività, pubblica o privata, coloro che, senza risparmio di energie e con coraggio e professionalità, vegliano sulla sicurezza e sull’incolumità della popolazione, quelli che intervengono nelle emergenze e laddove si profilano rischi e pericoli per le persone.
Nell’assumere l’incarico di prefetto di questa provincia, mi preme rivolgere un cordiale saluto alla popolazione tutta, ai Parlamentari, alle Autorità civili, religiose e militari, ai Responsabili degli uffici giudiziari e ai Magistrati, ai Responsabili delle Forze dell’Ordine, ai Rappresentanti della Regione, della Provincia, dei Comuni e di partiti e movimenti politici, agli Esponenti delle categorie economiche, imprenditoriali, produttive e delle Organizzazioni sindacali, ai REsponsabili degli Organismi delle Associazioni culturali, sociali e di volontariato.
Un particolare saluto agli Operatori degli organi di informazione che svolgono un prezioso e insostituibile lavoro, utile ad aprire spazi interessanti di riflessione e di valutazione.
Claudio Sammartino
Prefetto
La biografia del prefetto Claudio Sammartino
CLAUDIO SAMMARTINO, nato a Catania nel 1954, sposato con tre figli, dopo la laurea in Giurisprudenza, conseguita presso l’Università degli Studi di Catania, ha collaborato con la Cattedra di Diritto amministrativo di quella Facoltà. Ha, inoltre, svolto attività di redazione della “Rassegna Amministrativa della Sanità” e ha conseguito l’abilitazione all’esercizio della professione di Avvocato.
Entrato in carriera nel 1982, è stato assegnato alla Prefettura di ENNA.
Trasferito a CATANIA nel 1988, è stato inserito nello staff di Gabinetto. Quale responsabile della Protezione Civile e direttore del Magazzino CAPI ha seguito, fra le altre emergenze, quella conseguente al terremoto del 1990 che ha colpito gran parte della Sicilia Orientale, nonché, negli anni successivi, le attività connesse alle eruzioni dell’Etna. Sempre con tale incarico ha partecipato al coordinamento del Centro Operativo Misto di Zafferana Etnea negli anni 1991 e 1992 periodo in cui, peraltro, è stato effettuato, con successo, l’incanalamento del flusso lavico in direzione tale da salvaguardare i centri abitati.
E’ stato componente della Commissione di accesso presso il Comune di MASCALUCIA, ai sensi dell’art. 1, comma 3, della Legge 7 agosto 1992, n. 356, nonché membro della Commissione ispettiva presso il Comune di PIEDIMONTE ETNEO, ai sensi dell’art. 1 del D.L. 31 maggio 1991, n. 164 convertito con modificazioni nella Legge 22 luglio 1991, n. 221.
Dal 1993 al 1995 è stato Componente della Commissione Straordinaria per la gestione del Comune di ACICATENA i cui Organi erano stati sciolti per sospetto di infiltrazioni mafiose.
In Liguria dal 1996, presso la Prefettura di IMPERIA ha svolto le funzioni di Capo di Gabinetto. In quella provincia ha ricoperto l’incarico di sub-Commissario del Casinò Municipale di SANREMO ed è stato Commissario straordinario dei Comuni di PORNASSIO e di PIEVE DI TECO.
E’ stato trasferito nel 2001 presso la Prefettura di RAGUSA ove ha assunto le funzioni di Vice Prefetto Vicario.
E’ stato Commissario straordinario dei Comuni di GIARRE, di ACICASTELLO e di ISPICA.
Nel 2007 ha conseguito la Laurea Specialistica in Governo e Gestione di Amministrazioni e Imprese presso la Facoltà di Scienze Politiche dell’Università degli Studi di Catania. Ha svolto incarichi di docenza presso Master organizzati dalla stessa Facoltà di Scienze Politiche.
Nel 2008 è risultato vincitore del premio di studio “Raffaele Abate”, bandito dal Ministero dell’Interno, con la pubblicazione dal titolo “Regolazione prefettizia e governance locale: alla ricerca di nuovi modelli di amministrazione”.
Dal mese di novembre del 2008 ha svolto le funzioni di Vice Prefetto Vicario presso la Prefettura di PERUGIA .
E’ stato nominato prefetto dal Consiglio dei Ministri il 17 dicembre 2009 e destinato a svolgere le relative funzioni nella provincia di SAVONA.
In quella provincia ha, fra l’altro, stipulato un Protocollo di legalità con l’Autorità Portuale di Savona e l’APM Terminals concessionaria dei lavori di realizzazione della Piattaforma logistica portacontainers di Vado Ligure, per prevenire attività illecite mafiose della criminalità organizzata.
Con l’Unione Industriali di Savona ha siglato analogo Protocollo di legalità.
Il giorno 8 giugno 2010, alla presenza del Ministro dell’Interno, ha sottoscritto un Patto per la Sicurezza con la Provincia ed i Comuni di Savona, Alassio, Albenga, Albisola Superiore, Finale Ligure, Varazze e Loano per avviare e sviluppare politiche di sicurezza integrata e partecipata con gli Enti Locali.
Dal 10 gennaio 2012 ha svolto le funzioni di prefetto nella provincia di TARANTO.
Durante il periodo trascorso nel territorio jonico sono sorte e si sono sviluppate le rilevanti problematiche relative allo Stabilimento siderurgico ILVA e ai suoi responsabili e dirigenti, interessati da un procedimento penale per disastro colposo e doloso, avvelenamento di sostanze alimentari, omissione dolosa di cautele contro infortuni sul lavoro, getto e sversamento di sostanze pericolose ed inquinamento atmosferico. A conclusione di accertamenti, indagini ed incidenti probatori sullo stato dell’ambiente e della salute della cittadinanza nonché a seguito di perizie epidemiologiche e chimiche, l’Autorità giudiziaria ha proceduto, fra l’altro, all’arresto di imprenditori e dirigenti dell’ILVA ed al sequestro preventivo degli impianti dell’area “a caldo” dello Stabilimento ove lavorano circa 11.800 dipendenti diretti oltre all’indotto produttivo.
Le pressanti istanze di migliori condizioni di sicurezza ambientale e di più efficaci misure di tutela della salute della popolazione nonché le incalzanti richieste di mantenimento dei livelli occupazionali, provocate dall’incertezza della continuità produttiva dell’industria, hanno innescato, a partire dal mese di luglio del 2012, significative problematiche anche di ordine pubblico per le quali la Prefettura ha realizzato, fra l’altro, continui e laboriosi interventi di regolazione istituzionale e di mediazione delle tensioni sociali.
La complessiva situazione di grave criticità determinatasi ha indotto il Governo e il Parlamento ad intervenire con tempestività: dal mese di agosto del 2012 si sono susseguiti presso la Prefettura incontri e riunioni con la partecipazione dei Ministri dell’Ambiente, della Tutela del Territorio e del Mare, dello Sviluppo Economico e della Salute.
Sono stati adottati, a più riprese, articolati ed avanzati interventi amministrativi e normativi: l’Autorizzazione Integrata Ambientale riesaminata, il Decreto Legge 7 dicembre 2012 n. 207 convertito nella Legge 24 dicembre 2012 n. 231, (c.d. “legge per Taranto”); il Decreto Legge 4 giugno 2013 n.61 convertito nella Legge 3 agosto 2013 n. 89 che ha, tra l’altro, previsto la nomina del Commissario straordinario dell’ILVA nonché del sub Commissario; il Decreto Legge 10 dicembre 2013 n. 136.
In tale contesto, sono state perfezionate iniziative anche in merito alle rilevanti problematiche riguardanti la sicurezza dei lavoratori dell’area industriale del Capoluogo. Alla presenza del Ministro dell’Ambiente, della Tutela del Territorio e del Mare e del Ministro del Lavoro e della Previdenza Sociale, il giorno 11 novembre 2013 presso il Palazzo del Governo è stato sottoscritto, dagli Organismi di vigilanza e controllo (ASL, SPESAL, Direzione Regionale e Provinciale del Lavoro, ARPA), dal Presidente Nazionale dell’INAIL, dai Vigili del Fuoco, da Confindustria, dalle Organizzazioni sindacali, dalla Regione, dal Comune di Taranto, dalla Provincia, dall’Autorità Portuale, dall’ILVA e dall’ENI, il Protocollo operativo sugli interventi in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro dell’area industriale di Taranto.
Ha partecipato al Tavolo interistituzionale costituito presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri al fine di predisporre e pianificare interventi mirati per rimuovere le criticità dell’area jonica. Su incarico della stessa Presidenza del Consiglio, ha coordinato le attività di cessione al Comune di Taranto di aree demaniali della Marina Militare.
Nell’ambito delle iniziative di prevenzione e tutela della sicurezza si sono tenute periodiche conferenze plenarie con i Sindaci, anche su specifiche tematiche e per ambiti territoriali. Sono stati adottati i Piani di controllo coordinato del territorio di Taranto e di Martina Franca.
Su delega del Ministro dell’Interno, il 29 marzo 2012 ha nominato la Commissione d’accesso presso il Comune di Manduria per verificare eventuali tentativi di infiltrazioni e condizionamento da parte della criminalità organizzata.
Sono stati predisposti il Protocollo di legalità riguardante gli interventi urgenti di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione di Taranto nonché il Protocollo di legalità inerente la realizzazione della “Piastra Portuale” del Capoluogo.
E’ stato adottato il Piano di emergenza esterno della Raffineria ENI e sono stati predisposti i Piani di emergenza esterni dello Stabilimento siderurgico ILVA e di Taranto Energia S.p.a..
Nella seduta del Consiglio dei Ministri del 17 dicembre 2013 è stato destinato a svolgere le funzioni di prefetto nella provincia di Reggio Calabria.
Pubblicazioni:
Prospettive del Segreto di Stato, comunicazione in Atti del Convegno di studio promosso dall’ANFACI nel 1984, “Segreto di Stato e i Servizi di Sicurezza in uno Stato di diritto liberale e democratico“, Catania, ottobre 1984;
Notazioni in tema di Trattamenti sanitari obbligatori per malattie mentali in Rassegna amministrativa della Sanità n. 7 – 12, 1993;
L’etica del ruolo in Amministrazione pubblica, n. 1, 1998;
Stato liberale, Stato sociale e Stato regolatore: Monsieur Travet e la questione del potere, conversazione tenuta il 26 aprile 2007 presso il Collegio Universitario di Milano – Città Studi del Centro Europeo Universitario Residenziale (CEUR);
Del Prefetto, ovvero il saggio regolatore – Elogio della governazione o della governance, pubblicato negli “Studi in memoria di Aldo Buoncristiano” edito da Rubbettino nel 2008;
Taranto e l’ILVA: vicende di governance, intervento alla Tavola rotonda su “Come conciliare sviluppo industriale e sicurezza ambientale” svoltasi nel corso delle XX Giornate europee dei Rappresentanti Territoriali dello Stato sul tema Tra sviluppo e ambiente, quale regolazione per i RTS?, Bergen (Norvegia), 6-8 giugno 2013.