Prima Commissione. Parente: “Nuove tecnologie devo diventare parte attiva della pubblica Amministrazione”

Reggio Calabria. “Le nuove tecnologie oggi più che mai devono essere di ausilio a tutti i cittadini per essere parte attiva nella vita della Pubblica Amministrazione.” E’ quanto afferma il consigliere regionale Claudio Parente dopo il parere favorevole espresso dalla prima Commissione consiliare presieduta da Giuseppe Caputo sulla proposta di legge “Interventi per la diffusione e lo sviluppo delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione nella Pubblica Amministrazione regionale e locale”. “Per far ciò – spiega Parente – è fondamentale innanzitutto che la P.A. parli una sola lingua, considerando che, fino ad ora abbiamo assistito nella nostra regione, come, in verità, nel resto del Paese, ad una struttura amministrativa basata sull’autoreferenzialità dei propri sistemi e, quindi, caratterizzata da mancanza di comunicazione a volte anche all’interno dello stesso ente”.
“Con questa proposta di legge –continua il consigliere regionale- si mira allo sviluppo ed alla diffusione delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione. Poiché il campo è molto vasto, si è voluto innanzitutto restringerlo ad un segmento ben delineato quale è quello della Società dell’informazione calabrese; si tratta di una parte di politica regionale sostenuta appieno sia dai fondi strutturali che da quelli per lo sviluppo agricolo. Da qui la necessità di un intervento legislativo che raccordi gli interventi programmati nel settore”. Parente rilancia: “Obiettivo della legge è quello di creare una rete regionale della pubblica amministrazione con l’impegno della Regione a completare la rete infrastrutturale ed a ridurre il divario digitale, creare delle piattaforme comunicanti che diffondano i dati aperti della Pubblica Amministrazione favorendo la trasparenza verso tutti gli utenti e, non ultimo, quello di non disperdere le risorse in mille rivoli ma individuare degli interventi unitari nell’innovazione della tecnologia tali da far convergere gli sforzi prodotti da ciascun soggetto pubblico nel campo delle ITC in un unico programma di azione regionale. Oggi ciascun ente – osserva il consigliere regionale- attua politiche pubbliche in modo disgiunto dagli altri e questo riduce fortemente gli effetti prodotti. Con questa proposta, si sancisce il ruolo della Regione nel coordinamento delle azioni e nella redazione di un programma annuale per la promozione e lo sviluppo dell’amministrazione elettronica nel sistema regionale”, aggiunge Parente ricordando che “i destinatari della proposta sono la Regione, gli enti strumentali e locali ed altre istituzioni pubbliche che posso aderirvi previa sottoscrizione di apposita convenzione. Si tratta, dunque, di un primo passo – conclude– verso un processo di semplificazione amministrativa, di miglioramento della qualità e dell’accessibilità dei servizi pubblici attraverso l’utilizzo di tecnologie informatiche che non è più possibile rimandare”.

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