Nave con armi chimiche siriane a Gioia? Il ministro Lupi a Uno Mattina: “Dobbiamo esserne orgogliosi. Chiameremo e coinvolgeremo i sindaci”

Roma. “Smaltire le armi chimiche un tempo usate da Assad in Siria a Gioia Tauro? Dovremmo esserne orgogliosi perché questo porto è un’eccellenza italiana che gestisce praticamente ogni giorno prodotti chimici di questo tipo”. Lo ha detto oggi intervenendo a Uno Mattina il ministro ai trasporti e alle infrastrutture Maurizio Lupi. Il ministro, in netta controtendenza con il vespaio di polemiche che è stato sollevato in Calabria dall’annuncio di far transitare la nave contenente armi chimiche nel porto di Gioia Tauro, specie dopo il rifiuto della Sardegna, getta acqua sul fuoco. L’intervento del ministro alla trasmissione della Rai è pubblicato sul suo blog, all’indirizzo http://www.mauriziolupi.it/smaltire-le-armi-della-siria-a-gioia-tauro-dobbiamo-esserne-orgogliosi/.
“Le sostanze contenute nelle ex armi della Siria – ha detto ancora il ministro a Uno Mattina – posso essere smaltite a Gioia Tauro e abbiamo individuato questo porto perché è un’eccellenza italiana che solo nel 2013 ha trattato 29.800 tonnellate di prodotti chimici pericolosi come questo. Le sostanze siriane sono al massimo 500/600 tonnellate. Cosa facciamo, chiudiamo il porto anche tutto il resto dell’anno? La sicurezza sarà garantita anche perché i rischi sono quelli di ogni giorno per un porto attrezzato a questo tipo di attività”. “Sono rimasto davvero stupito dalle reazioni – ha concluso Lupi – chiameremo e coinvolgeremo i sindaci del territorio interessato”.

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