L’assessore Mario Caligiuri ha visitato le cantine Librandi

Catanzaro. “Il vino, come il cibo, rappresentano una forma di autentica cultura e la Calabria ha una storia antica e nuova da raccontare. Questo e’ ancora più importante per organizzare nel modo migliore la nostra presenza all’Expo di Milano”. Così l’Assessore Regionale alla Cultura Mario Caligiuri – si legge in una nota dell’ufficio stampa della Giunta – ha commentato la visita alle cantine, con annesso museo della civiltà contadina e piccola enoteca, dell’azienda vinicola Librandi, presente nei comuni di Rocca di Neto, Casabona e Ciro’ Marina. Caligiuri ha svolto la visita insieme al Rettore dell’Universita della Calabria Gino Crisci e una delegazione dell’ateneo di Arcavacata. A fare da cicerone, Nicodemo Librandi che ha illustrato la sapienza millenaria e le tecnologie moderne che sono alla base del lavoro di un’azienda che oggi produce due milioni e mezzo di bottiglie all’anno, vendute al 60 per cento all’estero. Librandi ha anche rilevato che, nel corso di una sua personale e appassionata ricerca, e’ riuscito a censire e a mettere a dimora 300 vitigni autoctoni della Calabria, la gran parte dei quali destinati all’estinzione, dando vita – ha commentato Caligiuri – “a una specie di arca di Noè delle viti calabresi”. Librandi ha espresso la necessità dell’integrazione tra imprese e università, promuovendo l’innovazione di processi e prodotti, attraverso una mirata ricerca applicata, così come e’ decisivo il ruolo della Regione Calabria per la promozione e la commercializzazione.
Dal canto suo, il Rettore Crisci ha dichiarato che “l’agroalimentare in Calabria e’ certamente uno dei settori da potenziare attraverso la valorizzazione della filiera tra ricerca industriale, produzione e commercializzazione. L’Universita’ della Calabria possiede una serie di competenze che certamente possono valorizzare la creatività, le risorse e i talenti di tutti i territori della regione”.

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