Troppi suicidi. Il “movimento 9.12.2013” querela il governo per violazione dei diritti fondamentali del cittadino

Reggio Calabria. Sulla scia di altre clamorose iniziative adottate in gran parte d’Italia il “movimento 9.12.2013”, senza alcuna coloritura politica, di Reggio Calabria coordinato da Francesca Belmonte si è affidato allo studio dell’Avv. Francesco Comi al fine di querelare il Governo Italiano per violazione dei diritti fondamentali del cittadino chiedendone la punizione per i reati che verranno accertati dalle Procure. Sostiene infatti Francesca Belmonte, a nome del movimento che ha registrato innumerevoli adesioni raccolte dall’Avv. Frank Polimeno e come il ripetersi di suicidi, dovuti alla disperazione che hanno già raggiunto il numero di 30, soprattutto tra i giovani, dal futuro nero, vede responsabili i nostri governanti passibili del reato di cui all’art. 580 c.p.; ovvero l’istigazione al suicidio. Le ormai ben conosciute manchevolezze del nostro Governo, accompagnate dagli altrettanto insaziabili ed imperterriti “ladroni di Stato” che rimangono spesso impuniti, hanno comportato e comportano la violazione della Costituzione ed il diritto alla salute, al lavoro ed i diritti inviolabili dell’uomo. L’avv. Comi provvederà nei prossimi giorni al deposito della denuncia –querela presso la Procura della Repubblica di Roma, a cui seguirà la costituzione di parte civile. E’ intendimento del Movimento muoversi in tal senso, anche nel nostro territorio, alla luce degli scandalosi avvenimenti di questi ultimi anni, di cui i reggini sono ormai arcistufi, invocando una radicale svolta, non più sostenibile in una città, come la nostra, penalizzata in ogni settore che si va a toccare. Il battagliero legale a cui è stato affidato l’incarico di tutelare i diritti di tutti gli aderenti in ogni sede giudiziaria competente commenta come in realtà la nostra città, sotto gli occhi di tutti, sia ormai sull’orlo della bancarotta (fraudolenta). Ogni giorno si assiste impotenti allo sfascio che si espande a macchia d’olio: aeroporto, lido comunale, Parco Caserta, Palazzo di Giustizia, trasporti e servizi pubblici, mercatino delle pulci, maldestri tentativi dello sfacelo di Piazza de Nava, fermati in tempo. Non sottacendo e di cui nessuno più ne parla dello abbandono indecoroso degli enormi spazi verdi che conducono al quartiere di S. Giovannello, laddove si presterebbero ad opere utili alla intera collettività. La città delle eterne incompiute, colpita da un “terremoto” che non è giustificato da cause imprevedibili naturali, bensì dalle distruzioni dell’uomo, ovvero dei politici, e non, che sinora ci hanno governato, ovvero “sgovernati” e che si augura, qualcuno li costringa a risponderne nelle opportune sedi giudiziarie, toccandoli nelle loro cospicue tasche, col risarcimento nei confronti di tutti quei cittadini ormai ridotti allo stremo, se non alla fame.

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