Giuseppe Giordano (IDV): “Bimbi disabili, non è solo un incidente di percorso”

Reggio Calabria. L’incidente di percorso della terna commissariale sulla problematica dei servizi scolastici a favore degli alunni disabili ripropone ancora una volta una modalità di governance di una comunità territoriale che si caratterizza per l’insensibilità alle esigenze delle fasce più deboli. Il consigliere regionale Giuseppe Giordano si mostra ancora una volta critico nei confronti di una Commissione straordinaria che tenta di evitare in calcio d’angolo una figuraccia che , giustamente, ha provocato la reazione delle forze sociali ,della classe politica , dei semplici cittadini. Un approccio prettamente economicistico nella gestione della cosa pubblica,sottolinea Giordano, non può esimersi dal tenere in considerazione quelle categorie di cittadini che ,per le loro condizioni socio economiche, si aspettano un supporto dal governo locale e ancor di più in una fase di grave crisi . Ci rendiamo conto della condizione finanziaria dell’ente, rileva il consigliere regionale, le cui cause sono da individuare nella gestione dissennata dell’era Scopelliti e quindi farebbero bene a starsene in silenzio quegli esponenti politici del centrodestra che sulla questione hanno levato gli scudi, ma è indubbio che la terna commissariale non può su ogni criticità adottare un metodo prettamente ragionieristico evitando di confrontarsi con le drammaticità di una popolazione locale ormai allo stremo. Il bilancio comunale non può essere valutato in modo neutro e con tagli lineari, denuncia Giordano, ma richiede uno sforzo, nel determinare i costi del risanamento, che tenga conto delle categorie sociali più deboli secondo il principio di far pagare di più a chi ha maggiori redditi preservando i servizi essenziali per i meno fortunati. Orbene, puntualizza il consigliere regionale, da questa storia degli insegnanti di sostegno per i bambini disabili la Commissione straordinaria non solo non ne esce bene, ma addirittura tende a perseverare ove si pensi che le stesse critiche possono farsi valere sui tributi comunali per i quali non è stato prevista alcuna esenzione o riduzione per diverse categorie deboli come gli anziani, i disabili,i disoccupati, i precari o per gli altri servizi sociali comunali ormai ridotti all’osso. Il rischio concreto che potremmo subire dalla conclusione del percorso commissariale, conclude Giordano, è quello di far rivivere il motto del periodo post unitario secondo il quale “si stava meglio quando si stava peggio”, ignorando le responsabilità di un modello Reggio che ha portato al disastro economico finanziario la città dello Stretto.

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