Reggio Calabria. Nonostante ufficialmente non avesse alcun ruolo nella compagine societaria, Pino Rechichi sarebbe stato il vero dominus delle società Sica e Recim all’interno di Multiservizi. È quanto emerso dalla deposizione dell’ex numero due della Squadra Mobile reggina, Luigi Silipo, chiamato oggi a testimoniare al processo Archi Astrea. «Senza ombra di dubbio fino ad oggi Pino Rechichi è stato il vero e proprio dominus delle società. Nonostante fosse in carcere, ha continuato a impartire direttive, mentre all’esterno il suo ruolo è stato assunto dal fratello Rosario» afferma Silipo riferendo sulle indagini sviluppate a partire dalle conversazioni telefoniche e ambientali – ascoltate e intercettate dalle cimici degli investigatori – di Giuseppe Rechichi e i suoi familiari. Centinaia e centinaia di contatti, grazie ai quali gli inquirenti hanno potuto ricostruire le vicissitudini finanziarie delle due società, complicate da un debito che Carlo Montesano, ex patron della Gdm, aveva contratto con i Rechichi per l’affitto di un immobile sulla 106, in zona Saracinello. Un ammanco che ha messo Rechichi in seria difficoltà soprattutto con un istituto di credito con cui ha contratto un mutuo milionario.
Ma le conversazioni sintetizzate oggi in aula dall’ex numero due della Mobile non hanno fornito solo uno spaccato della galassia economica dei Rechichi. Quello che emerso è l’universo di contatti su cui la famiglia poteva contare, a partire dall’ex consigliere comunale Dominique Suraci, tratto in arresto per associazione mafiosa nell’ambito dell’inchiesta Assenzio – Sistema, registrato dagli investigatori ad un incontro fra Rosario Rechichi – fratello del direttore operativo oggi dietro le sbarre e considerato dagli inquirenti il suo “erede” – e i vertici di Multiservizi. Ed è proprio la voce di Suraci a scandire, in sottofondo – ascoltano gli investigatori – “non socio privato, ma socio occulto”. Allo stesso modo, è sempre dalle conversazioni analizzate che gli inquirenti arriveranno a comprendere i tentativi dei familiari di Richici di contattare un non meglio identificato magistrato della Cassazione e un poliziotto per avere notizie riservate sull’indagine dopo l’arresto dell’ex direttore operativo.
Valorizzare i beni confiscati, accelerando i processi di assegnazione e utilizzo
Milano - Valorizzare i beni confiscati presenti in Lombardia, mettere a sistema ogni informazione utile ad accelerare i processi di...
Read more