Campo Calabro (Reggio Calabria). Commissione d’accesso per altri 90 giorni al Comune di Campo Calabro. Altri tre mesi di verifiche per accertare eventuali infiltrazioni mafiose nell’amministrazione dell’ente locale. Il provvedimento di proroga del prefetto Claudio Sammartino è stato notificato al Comune lo scorso 23 gennaio. Arrivata al palazzo municipale il 24 ottobre 2013 per espletare le proprie funzioni entro tre mesi rinnovabili una sola volta per altrettanti mesi, la commissione per effetto appunto di questo rinnovo resterà a Campo Calabro sino al 24 aprile. Eugenia Salvo, Lucia Elena Scopelliti e Pietro Maldonato, rispettivamente viceprefetto aggiunto, funzionario amministrativo e funzionario economico-finanziario in servizio presso la Prefettura di Reggio Calabria, continueranno a eseguire tutti i necessari approfondimenti per giungere a una relazione finale sulla base della quale si stabilirà se esistano o meno i presupposti per lo scioglimento del Consiglio comunale eletto nel maggio del 2012. Nel mirino degli “007” della Prefettura c’è l’operato della seconda giunta Idone, in carica da maggio 2012.
L’invio della commissione d’indagine a Campo Calabro era stato disposto dall’ex prefetto Vittorio Piscitelli su delega del ministro dell’Interno, sulla scorta di alcuni accertamenti di Polizia con «segnali indicativi della possibile sussistenza di collegamenti con la criminalità organizzata». Intanto il sindaco Domenico Idone ribadisce: «Siamo fiduciosi che tutto si risolva positivamente per il Comune, poiché correttezza e trasparenza sono state sempre alla base del nostro lavoro».
Francesca Meduri