Sequestro di beni ai Mattiani tra Roma e Palmi. I dettagli dell’operazione

Reggio Calabria. Nella giornata di ieri, personale della Polizia di Stato di Reggio Calabria e Palmi, unitamente a quello del Centro Operativo della D.I.A. di Roma e Reggio Calabria, ha dato esecuzione ad un ulteriore decreto di sequestro preventivo di beni, emesso in data 13.01.2014, dal Tribunale di Reggio Calabria – Sezione Misure di Prevenzione, su proposta della locale Procura Distrettuale Antimafia, nei confronti di Giuseppe Mattiani, classe 1935, e Pasquale, classe 1963, rispettivamente padre e figlio. L’operazione fa seguito a quella del 12 novembre scorso, eseguita dalla Squadra Mobile reggina e dalla D.I.A. di Roma, nel corso della quale è stato sequestrato, a titolo di misura di prevenzione, un patrimonio milionario, comprendente due alberghi a quattro stelle, ossia l’“Arcobaleno” sito a Palmi ed il prestigioso “Grand Hotel del Gianicolo” sito a Roma nel Viale delle Mura Gianicolensi. In particolare, è stato eseguito un provvedimento di sequestro avente ad oggetto una villa, un fabbricato composto da 4 appartamenti, un immobile commerciale e vari terreni siti in Palmi, nonché altri tre immobili siti in zone lussuose di Roma, segnatamente nelle vie Giacinto Carini, Mura Gianicolensi ed Enrico Guastalla, per un valore complessivo che si aggira intorno ai 12 milioni di euro, tutti appartenenti al patrimonio aziendale della società dei Mattiani che gestiva, tra l’altro, l’Hotel “Arcobaleno”.
Come si ricorderà, da mirate indagini condotte dalla Squadra Mobile di Reggio Calabria e dal Commissariato P.S. di Palmi, corroborate da intercettazioni e riscontri documentali, nonché da accertamenti patrimoniali esperiti nei con fronti di alcuni componenti della famiglia Mattiani, era emerso la contiguità di Giuseppe Mattiani e Pasquale Mattiani alla associazione unitaria denominata ‘ndrangheta, nell’articolazione territoriale operante in Palmi e comuni limitrofi nota come cosca dei Gallico. Sicché, a seguito di parallele indagini patrimoniali, il Tribunale di Reggio Calabria Sez. M.P., ravvisando la sproporzione tra i redditi dichiarati ed i beni posseduti, accertata dalla D.I.A. di Roma, aveva disposto il sequestro, a titolo di misura di prevenzione, di vari beni, fra cui i due hotel sopra citati. Giuseppe Mattiani, impegnato per lunghi anni in cariche politiche ed amministrative di primario rilievo nella cittadina di Palmi, in passato, ha subito diverse condanne per costruzione abusiva, violazione delle norme sulla propaganda elettorale, violazione delle norme sugli oli minerali e, da ultimo (con sentenza definitiva in data 07.07.2004) per truffa aggravata nel conseguimento di erogazioni pubbliche. Inoltre, con sentenza pronunciata dalla Corte d’Assise di Palmi in data 30.07.13, Pasquale Mattiani è stato condannato alla pena di anni tre di reclusione per il delitto di favoreggiamento aggravato dalla finalità di aver agevolato l’attività della associazione unitaria denominata ‘ndrangheta, nell’articolazione territoriale operante in Palmi e comuni limitrofi nota come cosca dei Gallico. Il precedente decreto di sequestro emesso dall’A.G. nei confronti di Giuseppe Mattiani e Pasquale riguardava, oltre al compendio societario della “Hotel Residence Arcobaleno S.A.S. di Mattiani Marisa & C” con sede in Palmi, formato da quote sociali e conti correnti, anche vari immobili di Giuseppe Mattiani, ubicati in Palmi e Castiglione dei Pepoli (BO), ed i rapporti bancari intestati ai due Mattiani ed ai loro coniugi e figli, per un valore complessivo di 150 milioni di euro.

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