Catanzaro. Un anno ricco di successi emerge dal bilancio operativo annuale 2013 della Guardia di Finanza nella provincia di Catanzaro.
La lotta all’evasione e all’elusione fiscale
Scoperti redditi non dichiarati per circa 122 milioni di euro e un’evasione all’Iva per oltre 31 milioni di euro. Effettuati 2.312 controlli strumentali. Denunciate per reati fiscali 137 persone.
Nel corso del 2013 la Guardia di Finanza, in Calabria, ha intensificato e migliorato, dal punto di vista qualitativo, il contrasto all’evasione fiscale.
Sono state eseguite 242 attività ispettive (verifiche e controlli) in materia di imposte sui redditi ed Iva, che hanno consentito di constatare materia imponibile sottratta all’imposizione sui redditi per circa 122 mln di euro ed un’evasione dell’Iva per oltre 31 milioni di euro, mentre 137 persone sono le persone denunziate per reati fiscali.
Attenzione particolare è stata rivolta ai fenomeni evasivi di massa: sono stati eseguiti 2.312 controlli sull’obbligo del rilascio dello scontrino e della ricevuta fiscale, con 800 violazioni rilevate.
La lotta al “sommerso d’azienda” ha portato all’individuazione di 46 evasori totali e paratotali, i quali hanno occultato redditi per oltre 106 milioni di euro ed evaso Iva per circa 22 milioni di euro. 70 sono i lavoratori “in nero”, mentre le connesse violazioni sono state contestate a 13 datori di lavoro.
L’obiettivo della Guardia di Finanza per il 2014 è quello di proseguire nel percorso di miglioramento qualitativo della lotta all’evasione, intensificando gli sforzi operativi, nella prospettiva di assicurare maggiore concretezza all’azione ispettiva.
Verrà calibrata la pianificazione degli interventi ispettivi, sia per contrastare i “grandi fenomeni evasivi” (l’economia sommersa, le frodi Iva, l’evasione fiscale internazionale e quella collegata ad altri illeciti economico-finanziari), sia per reprimere i fenomeni evasivi di massa (come l’omesso rilascio di scontrini e ricevute fiscali).
Contrasto agli illeciti in materia di spesa pubblica
Intercettati finanziamenti illecitamente percepiti per oltre 27 milioni di euro e denunciate 547 persone per frodi ai danni dello stato, dell’unione europea e degli enti locali. Scoperti 81 “falsi poveri”. Nel vasto panorama di reati che minano il bilancio pubblico, l’azione svolta dalla Guardia di Finanza in Calabria a tutela della spesa pubblica ha portato, anche nel 2013, al conseguimento di notevoli risultati.
Per aver indebitamente ottenuto la concessione di finanziamenti comunitari, sono stati denunciati 72 soggetti, responsabili di truffa aggravata per un importo complessivo pari a oltre 24 mln di euro, distinti in aiuti all’agricoltura e fondi strutturali, destinati a favorire l’occupazione, l’insediamento e lo sviluppo di imprese. Una quota significativa di tali finanziamenti indebiti, pari a oltre 11 mln di euro, è stata bloccata prima della sua erogazione, mentre agli autori delle truffe sono stati sequestrati beni per un valore complessivo pari a oltre 2 mln di euro.
In materia di finanziamenti nazionali, sono state denunciate 475 persone, che avevano fraudolentemente ottenuto finanziamenti pari a oltre 3 mln di euro. 30 sono gli interventi eseguiti, d’iniziativa o delegati dalla procura regionale della corte dei conti, con l’accertamento di danni erariali per oltre 22 mln di euro.
Nell’ambito dei controlli sulle “prestazioni sociali agevolate”, definizione che comprende tutta una serie di sussidi economici o materiali, forniti da diversi enti pubblici in relazione alla posizione reddituale dei richiedenti, sono state individuate 81 persone (“falsi poveri”), le quali, mediante dichiarazioni non veritiere, avevano ottenuto benefici non spettanti da parte delle amministrazioni competenti (ad esempio: esenzione dalle tasse universitarie, accesso all’edilizia popolare, gratuito patrocinio, esenzione ticket sanitari).
In tale ultimo ambito, l’azione ispettiva ha riguardato l’esame di numerosissime prescrizioni mediche, in regime di esenzione ticket. Infatti l’incrocio dei dati con il reddito familiare dei percipienti, ha fatto emergere irregolarità che hanno consentito di segnalare 486 persone per illeciti amministrativi e l’accertamento di una frode per oltre 100 mila euro.
Sono stati poi denunciati per frode agli enti previdenziali 347 soggetti che hanno illecitamente percepito provvidenze pubbliche, quali le pensioni di congiunti deceduti, sostegni ai redditi minimi, trattamenti assistenziali e previdenziali per infermità inesistenti. Le provvidenze pubbliche indebitamente percepite ammontano a oltre 2,7 mln di euro.
L’azione operativa del corpo per il 2014 in tale settore sarà improntata a criteri di massima efficacia e concretezza, per intercettare i fenomeni di illegalità più diffusi e/o maggiormente dannosi per lo stato, prevenendo e reprimendo gli illeciti penali, amministrativi o contabili, alla base di sprechi, diseconomie ed inefficienze o, in casi più gravi, di veri e propri fenomeni predatori.
Il rafforzamento dell’attività di prevenzione e repressione della criminalità economico-finanziaria e dei traffici illeciti
Eseguiti 89 accertamenti patrimoniali antimafia, sequestrati beni alla ‘ndrangheta per oltre 31 milioni di euro. Effettuati 114 approfondimenti su segnalazioni per operazioni sospette. Sequestrati oltre 100 chilogrammi di droga, arrestati 16 responsabili. L’impegno profuso dai reparti della guardia di finanza in Calabria a contrasto della criminalità organizzata (che spesso, per ripulire risorse finanziarie provento di traffici illeciti, si insinua nel tessuto economico legale), ha consentito il conseguimento di notevoli risultati, scaturiti, anche, dall’utilizzo, sempre più capillare, degli applicativi informatici in uso al Corpo.
Nel 2013, sono esponenzialmente aumentati gli interventi finalizzati all’approfondimento delle segnalazioni di operazioni finanziarie sospette, che hanno consentito di accertare condotte di riciclaggio per oltre 3,5 mln di euro e di denunciare 20 persone (3 in arresto). Sono stati effettuati 89 accertamenti patrimoniali, nei confronti di 167 persone fisiche e 54 persone giuridiche, rispettivamente appartenenti o riconducibili alla ‘ndrangheta. Ne sono scaturiti sequestri di beni per oltre 31 mln di euro.
Nel settore del contrasto ai traffici illeciti di stupefacenti, le indagini e l’attività di “prima linea” svolte, rispettivamente, dal Goa di Catanzaro, nonché dagli altri reparti territoriali, hanno portato al sequestro di 100 chilogrammi di cocaina, 2,5 chilogrammi tra eroina, hashish ed altre sostanze psicotrope, 2 piante di canapa indiana, nonché alla denunzia di 41 persone, di cui 16 tratte in arresto.
L’obiettivo per il 2014 è quello di sviluppare approcci investigativi ispirati a concretezza ed efficacia, valorizzando il patrimonio informativo disponibile presso ogni reparto, nonché la potenzialità offerta dagli applicativi informatici in uso al corpo. Fondamentale sarà il monitoraggio dei flussi finanziari, che consentirà di seguire le tracce di tutti i reati (societari e finanziari, usura, estorsione, riciclaggio), che generano profitti, ricostruendone il percorso per individuare, così, i reali mittenti e beneficiari.
Tutela del mercato dei beni e dei servizi
Un posto rilevante nel comparto della tutela dell’economia è occupato dall’attività di contrasto alla produzione e al commercio di prodotti con marchi contraffatti, un settore che vede la regione interessata soprattutto da fenomeni di commercializzazione al dettaglio. L’attività viene svolta attraverso il controllo del territorio e in combinazione con le tradizionali attività di verifica degli obblighi fiscali, per assicurare una tutela della legalità, che spazi dalla lotta all’evasione, alla tutela del made in Italy ed alla sicurezza dei prodotti.
Sono stati intercettati ingenti quantitativi di prodotti contraffatti (abbigliamento, calzature, giocattoli), destinati al mercato interno, in molti casi, i prodotti contraffatti si sono rivelati pericolosi o nocivi per la salute.
Nello specifico, sono stati sequestrati 8.073 pezzi, denunziati 48 responsabili.
Nel contrasto al particolare fenomeno, da quest’anno, le peculiarità operative acquisite dal corpo saranno supportate anche dalla piattaforma Siac (sistema informativo anti contraffazione), di recente attivazione, che consentirà una più stretta interazione tra le unità operative della guardia di finanza e gli operatori economici colpiti dalle condotte illecite, i quali, accreditandosi nell’apposita sezione del sito internet su cui è attivo l’applicativo, potranno fornire informazioni sui propri prodotti, utili in chiave operativa.
Contro altre condotte gravemente lesive del corretto funzionamento del mercato, quali sono quelle dei reati fallimentari, dell’estorsione e dell’usura, l’azione di contrasto del corpo nella regione è sensibilmente cresciuta rispetto all’anno precedente. In materia di reati fallimentari sono state concluse 6 indagini, che hanno portato alla denunzia di 24 persone, di cui 7 in stato d’arresto ed all’accertamento di distrazioni di beni in danno dei creditori per oltre 35 mila euro.
In materia di estorsione e usura sono state denunciate nr. 26 persone, di cui 16 tratte in arresto.