Reggio Calabria. Quanto successo appena una settimana fa, venerdì 7 febbraio, a Piazza Italia durante la pubblica manifestazione “Ora Basta! La città deve ripartire” è gravissimo per la democrazia in ogni sua forma ed ha rivelato in modo definitivo la natura reazionaria ed antidemocratica del Ncd con a capo il Governatore Scopelliti. La perdita sempre più evidente di consensi a livello Regionale ma anche a Reggio, sua storica “roccaforte”, ha prodotto un nervosismo che si palesava in ogni parola del Comizio e tradiva una finta serenità e l’attitudine “rassicurante” giungendo a picchi di “onnipotenza” nelle gravi esternazioni, del Governatore dopo e del senatore Nico D’ascola prima, contro i contestatori appellati “delinquenti,buffoni,miserabili e vigliacchi” nonché “sciocchi e cretini” e negli “inviti” ad andare sotto il palco uscendo da quella zona “buia” della Piazza trascurando il fatto che lì vi si trovavano per disposizioni precise fin dall’inizio della loro pacifica protesta e proprio grazie a quel “buio” la “squadraccia” dei sostenitori del Governatore ha operato con le sue vili aggressioni: arrivederci democrazia!
Qualsiasi persona abbia provato a contestare è stata avvicinata, circondata ed aggredita verbalmente e fisicamente fino a farla desistere. Giornalisti, operai Lsu-Lpu, semplici cittadini ed attivisti del M5S, che avevano aderito a titolo personale, sono stati oggetto dello stesso “trattamento”; quello solitamente riservato ai “dissidenti” di qualsiasi Regime; minacce di morte, scontro fisico ed intimidazioni di ogni tipo all’urlo “vi massacriamo!”. “Divieto imposto” a giornalisti aggrediti di pubblicare video che ritraessero gli aggressori ed il tutto, ovviamente, in una Piazza lasciata per intero al buio. Un “gruppo d’azione” ben identificato e denunciato presso Autorità competenti, fra cui qualcuno già precedentemente querelato per minacce che si era già “preorganizzato” da tempo, in altre occasioni, per colpire e dare “mazzate” ai “grillini” che “parlano troppo” come si evince da documentazioni e prove allegate a denunce in Questura.
Cosa dire d’altronde del “divieto” intimato dall’ex assessore Comunale Agliano di “fischiare” o “dissentire” ad una coppia di semplici cittadini asserendo che la “piazza fosse sua” perché l’aveva “pagata” ridicolizzandosi di fronte ai media locali e nazionali? In Piazza neppure 500 persone inclusi i “contestatori” ma la stampa “allineata”, con foto “grandangolari” e slogan da pura “propaganda”, ha fatto passare un flop politico in una grande manifestazione del Ncd “disturbato” da un gruppo di contestatori “tenuti a bada” da un cordone di Forze dell’Ordine, manipolando il dato oggettivo rilevato da qualsiasi comune cittadino. Niente di più falso: il “cordone” si è creato dopo la segnalazione dell’aggressione selavaggia subìta da parte dei cittadini vista la presenza anche di molte donne e bambini.
Esprimiamo il sostegno e la solidarietà più profonda a chi, ricevendo lo stesso “trattamento”, non ha avuto ancora il coraggio ancora di denunciare ed, al contempo, invitiamo Magistratura e Prefettura ad adottare le necessarie misure di contrasto per ristabilire le condizioni elementari di democrazia degne di un posto civile. Al contempo registriamo con soddisfazione il consenso sempre più diffuso verso il nostro movimento che anche a Reggio inizia ad essere riconosciuto come unica vera alternativa al sistema di Potere che la ha affossata negli ultimi 10 anni fino a condurla ad un ormai prossimo dissesto dopo un declino ed un degrado mai conosciuto prima dalla città dello Stretto. La Democrazia rinasce dalla “partecipazione” ed il Movimento 5 Stelle si fa interprete del diritto di ogni cittadino a riconquistare i suo spazi civili, sociali e culturali; la propria libertà.
Movimento 5 Stelle – Reggio Calabria