Brancaleone. Siglato il Protocollo d’intesa fra i Comuni di Bova Marina, Brancaleone e Palizzi per la realizzazione di ripristino delle serie dunali e attuazione opere di tutela dell’arenile nell’ambito del “Progetto Life Caretta Calabria”. A rappresentare il Comune di Brancaleone era presente l’Assessore allo Sport e Politiche Giovanili, Giovanni Loris Leggio. La responsabilità degli interventi è in carico al Comune di Brancaleone, beneficiario associato da progetto ed esecutore materiale degli stessi sulle aree d’intervento afferenti ai tre Comuni suddetti. In sostanza i destinatari dei contributi saranno il Comune di Palizzi e quello di Brancaleone mentre il Comune di Bova Marina è solo partner del progetto. Il finanziamento al 58% nell’ambito del programma Life della Direzione Generale Ambiente della Comunità Europea è di circa 2 milioni e 900 mila euro di cui 2 milioni e 600 mila erogati e il resto messo a disposizione dei partener del progetto(tra cui i Comuni di Palizzi e Brancaleone, Regione Calabria, Università della Calabria e Legambiente). Il progetto darà man forte all’attività di studio e ricerca avviata dal 2000 dall’Università della Calabria e permetterà di avviare interventi sugli habitat della Caretta caretta (spiagge e dune); sulle problematiche causate da attività antropiche(inquinamento luminoso che disorienta le tartarughe, pulizia meccanica delle spiagge che ne minaccia i nidi permettendo il ripristino di spiagge degradate. Il referente del progetto “Tarta Care”, Salvatore Urso, è convinto che oltre alle tartarughe avranno dei vantaggi anche i residenti delle zone interessate che vedranno gli arenili migliorati e protetti. Gli interventi posti in esser saranno tecniche di riqualificazione geoambientale, interventi sulla vegetazione e di razionalizzazione della fruizione. Per la protezione dei nidi di Caretta caretta la superficie di ripristino corrisponde a circa 30 ha sulle seguenti aree: Pantano Grande, Torrevarata, Spropoli, e Galati. “L’azione ha lo scopo – si legge nel protocollo d’intesa di applicare interventi di ripristino e conservazione nelle quattro aree d’intervento, che riguardano l’intero sistema dunale e gli habitat ad esso legati. Sono previsti il ripristino della morfologia dunale, spesso compromessa dalla formazione di scarpate di erosione che si formano in seguito alle mareggiate invernali che accelerano l’erosione, ostacolando i processi di autroregolazione della duna. Tali interventi saranno pianificati sia in funzione della biologia delle specie animali e vegatali che sulla base delle caratteristiche geologiche di ogni singola area d’intervento. L’intervento sarà effettuato con mezzi meccanici o a mano a seconda delle condizioni locali”. Sicuramente questo investimento mostrerà il volto più bello della Calabria e metterà in evidenza un ambiente ricco di biodiversità sorprendente e non da poco in un’area depressa economicamente e spesso associata a ‘ndrangheta e povertà.
Agostino Belcastro