Reggio Calabria. E’ evidente come le pressioni “romane” dei rappresentanti calabresi del Partito Democratico abbiano partorito il risultato tanto atteso (da loro): la proroga del commissariamento. Siamo pienamente convinti che la nostra città abbia bisogno, quanto prima, di ritornare alla normalità amministrativa ed è per tale ragione che non possiamo non mostrarci perplessi dinanzi ad una decisione che ci appare fin troppo politica. Il commissariamento, non per mancanza di volontà dei componenti la commissione ma per la natura burocratica e gestionale del proprio compito, ha manifestato tutti i suoi limiti in questi primi quindici mesi. Il Partito Democratico calabrese, alle prese con le perenni “risse” interne che oggi, a 48 ore dal voto delle primarie, non permette loro di annunciare il nuovo segretario regionale, ci ha messo lo zampino dando seguito alla volontà di quei soggetti elettoralmente privi di ogni riferimento democratico. Un partito allo sbando, che vorrebbe amministrare la città ma non riesce ad amministrare se stesso. Un partito, il Pd, che prima spinto per l’invio della commissione d’accesso e oggi ha ottenuto una proroga che dovrebbe permettere loro una migliore organizzazione in vista dell’autunno prossimo. Il tutto, al solito, giocando ancora una volta, l’ennesima, sulla pelle della città, della comunità e del suo tessuto socio-economico e produttivo. Come reggini siamo stanchi di un dover subire questi soprusi dei democratici, digiuni di consensi elettorali ma “parecchio pesanti” nei palazzi del potere, negli uffici decisionali. Come Nuovo Centrodestra, invece, eravamo pronti prima, siamo pronti adesso e lo saremo anche ad Ottobre: in prima linea per l’affermazione della democrazia.
Pasquale Naso – Nuovo Centro Destra