Motta San Giovanni (Reggio Calabria). Nel territorio di Motta San Giovanni le primarie del Partito democratico per l’elezione del segretario regionale hanno registrato poco meno di 800 votanti, le cui scelte elettorali sono state così distribuite: 394 preferenze per Magorno (174 a Motta, 220 a Lazzaro), 379 voti a Canale (257 a Motta, 122 a Lazzaro) . Un risultato, quello di domenica scorsa, che per Mimmo Mallamaci, esponente del Pd, “apre ad una duplice lettura”. La prima: “E’ relativa all’affluenza – spiega Mallamaci – circa il 20% della popolazione si è recata alle urne per esprimere il proprio voto (inclusi circa 20 votanti non residenti nel nostro comune). Il voto pertanto non è apparso come uno stanco rituale plebiscitario per sancire accordi chiusi da un ceto politico autoreferenziale, ma è stato letto come un’opportunità per esprimere la propria opinione. In realtà ritengo che trattandosi dell’elezione del segretario regionale del nostro partito, così come a livello nazionale, ad eleggerlo sarebbero dovuti essere esclusivamente gli appartenenti al partito ma fa piacere pensare che tutti i cittadini abbiano sentito la necessità di confrontarsi”. La seconda lettura: “E’ quella relativa – dice Mallamaci – all’esito tanto inatteso quanto straordinario ottenuto dalla lista Canale che ho personalmente sostenuto e che ha visto impegnato in prima persona Fortunato Pedà (segretario del circolo Pd locale, ndr) . Sia chiaro, al di là di come la si possa pensare, non sto dicendo che una lista sia migliore di un’altra: sono entrambe figlie dello stesso ideale, sto solo evidenziando un dato oggettivo. L’aiuto dei tanti sostenitori che in queste settimane ci ha incoraggiato, la nostra determinazione, la nostra forza e la nostra passione ci hanno permesso di traghettare questa prima fase e probabilmente approdare all’assemblea in cui saranno i delegati democratici ad eleggere il segretario regionale”.
Come motiva il sostegno alla lista Canale?
“Dinanzi a questa realtà, per chi come me proviene da vicende politiche, esperienze sociali e professionali, percorsi umani tra loro diversi, ma sempre ispirati dai valori della responsabilità personale e dall’attenzione per l’altro, pur consapevole dei propri limiti e delle proprie possibilità, ma altresì convinto che né la rassegnazione né l’antipolitica possono cambiare le cose, non è pensabile fare a meno di alimentare il sostegno a chi si trova impegnato nello sforzo del cambiamento cercando di ‘raccontare tutt’un’altra storia’. Il mio impegno per le primarie del Pd per la lista di Massimo Canale ha costituito solo una tappa di un percorso che intendo proseguire. Vi ho partecipato con entusiasmo e convinzione perché consapevole che c’è una richiesta di buona politica che va assumendo di giorno in giorno le caratteristiche di un’aspirazione sempre più diffusa. E una buona politica ha bisogno anche di persone valide che la sappiano interpretare ed esprimere. Tale domanda è sempre più frequente e vasta e attraversa tutta la società: gente semplice, lavoratori, esponenti del mondo produttivo e del mondo politico, intellettuali”.
Quindi che sviluppi si possano immaginare sul piano locale?
“Nel contesto locale, dove tutto è ridotto a questioni opinabili, poniamo al centro della nostra riflessione l’importanza della pubblica utilità che prende le mosse da un vero amore per il paese. Sarà infatti nostro intendimento alimentare sempre il sostegno a chi si trova impegnato nello sforzo del cambiamento e a tal fine incrociare reti di rapporti e relazioni costruttive sul territorio. Sarà nostro intendimento aprire un cantiere per rimettere a fuoco il senso del fare politica, cioè la ricerca del bene comune, dell’interesse generale della comunità in cui possano vivere e lavorare uomini che agiscono nel presente pensando al futuro, che amano la propria terra e la vogliono custodire per le generazioni future. Sarà nostro intendimento mettere insieme persone motivate e determinate improntando ogni rapporto sui valori di lealtà, rispetto umano, riconoscimento del merito e passione per la propria terra”.
Mimmo Mallamaci, da quanto detto sembra voglia proporre la sua candidatura a sindaco alle prossime amministrative
“Ritengo che all’interno del circolo vi siano già figure dotate di competenza, esperienza amministrativa, caratteristiche personali e valori umani idonei a ricoprire tale ruolo. Iniziare come circolo una campagna di ascolto con tutti gli attori presenti è il primo passo concreto che a mio avviso bisogna metter in atto per affrontare e proporre soluzioni sulle questioni ancora aperte sul territorio”.
Pensate, forse, ad una coalizione di centrosinistra?
“Ritengo che in un comune delle nostre dimensioni non sia proponibile uno schema che preveda con rigidità la formazione di una coalizione di centro sinistra. Ho già detto che il circolo pur potendo presentare al paese una propria proposta ha la necessità di aprirsi al contributo di tutti. Pertanto l’individuazione del soggetto che guidi l’amministrazione comunale dovrà a mio avviso passare attraverso lo strumento delle primarie, avendo però cura di definire regole più rigorose di quelle attualmente vigenti che permettano di prevenire eventuali irregolarità e rafforzino la vigilanza esercitata dai componenti dei seggi”.
Paolo Vacalebre