Brancaleone (Reggio Calabria). A pochi mesi dalle elezioni per il rinnovo del Consiglio Comunale ancora tutto è in alto mare. D’altronde non c’è da meravigliarsi dal momento in cui nel panorama politico della cittadina jonica reggina non esistono più i partiti politici, spazzati via dalla bufera di tangentopoli. L’unica forza politica presente nel territorio è il Partito Democratico che, se non altro, riesce a tenere in vita una gestione molto approssimativa. E non è un bene perché quando erano in auge le varie forze politiche (Dc,Pci,Psi ed altre formazioni) nel periodo precedente l’allestimento delle liste elettorali gli incontri si svolgevano a ritmo serrato per trovare insieme le varie alleanze politiche. Il Sindaco uscente, Francesco Moio, che nelle passate elezioni ha capeggiato una lista civica, allo stato attuale, è l’unico ad avere una squadra quasi pronta per competere con gli altri concorrenti. Lo scopo, secondo quanto ha dichiarato lo stesso Moio, è quello di completare il lavoro amministrativo intrapreso cinque anni fa. Per il resto solo ipotesi di allestimento di liste (forse tre) che al momento non trovano conferma. Stando agli umori dei cittadini, a loro avviso, tutte queste liste per un Comune che non supera i 3800 abitanti sono troppe e non facilitano l’elettore nella sua espressione di voto. A questo punto i cittadini si domandano: “Quale sarebbe la soluzione migliore per introdurre un modello nuovo che possa amministrare la cosa pubblica ?” Per questi motivi abbiamo fatto un sondaggio con gli elettori non schierati per conoscere la loro volontà anche perché, come è emerso dalla consultazione, sono sfiduciati e non credono più alle promesse fatte dai politici. “Perchè i vari pretendenti alla carica di sindaco – afferma una larga fetta di elettori –non valutino la possibilità di allestire una sola lista concordata che sia l’espressione della società civile brancaleonese ? Perché non ricorrere alle primarie per la scelta del candidato a sindaco il quale secondo gli accordi predefiniti potrebbe scegliersi i vari consiglieri comunali che per professionalità, competenze, capacità organizzative e attitudine morale hanno saputo dare il meglio di sé nel campo delle rispettive arti, mestieri e professioni ?” E ancora:” E’ ora di smetterla che per poter essere eletto in un civico consesso l’aspirante deve avere alle spalle una larga parentela o essere amico degli amici che contano”. Questi ed altri sono i commenti scaturiti dal sondaggio che, dovendo dare una chiave di lettura, sicuramente, potrebbero essere tenuti in considerazione dai vari concorrenti che vogliono conquistare la poltrona di primo cittadino del Comune.
Agostino Belcastro