Reggio Calabria. Alle ore 21.30 di sabato scorso (ma la notizia è stata resa nota solo oggi), su disposizione della Sala Operativa della Questura, due equipaggi dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico si sono recati in contrada Arangea nei pressi del cimitero di Gallina, in quanto un utente sul numero d’emergenza 113 aveva appena segnalato di essere precipitato, con la propria autovettura, in una vallata. Gli equipaggi si sono recati prontamente nella contrada indicata alla ricerca del mezzo, in quanto la segnalazione era stata poco chiara: gli agenti hanno fatto uso dei fari e dei dispositivi acustici al fine di farsi notare dai malcapitati ed è stato perlustrato, con esito negativo, il tratto di strada che dal cimitero conduce a Gallina.
Nel frattempo sono giunte parecchie telefonate al 113 da parte dell’anziana persona vittima dell’incidente, il quale riferiva di essere impossibilitato a muoversi in quanto ferito e di essere in compagnia della propria convivente, anch’essa dolorante. La centrale operativa ha chiesto, altresì, anche l’ausilio dei Vigili del Fuoco e del “118” al fine di rendere tempestive e complete le operazioni di soccorso ai feriti.
Improvvisamente la Sala Operativa ha perso i contatti telefonici con i malcapitati per cui si è reso necessario ricorrere a strumenti di localizzazione delle utenze telefoniche. Avuta contezza della posizione del telefono in via Miniera Gallina, tutto il personale operante si è precipitato nella via così indicata ma dopo varie ricerche non si riusciva ancora ad individuare il mezzo.
Giunti a ridosso di uno strapiombo, si è riusciti ad intravedere, in fondo ad una scarpata ed in lontananza sul versante opposto, i fari di una autovettura. Gli agenti si sono resi subito conto che il veicolo si trovava in tutt’altra zona da quella fino al momento perlustrata e grazie alla conoscenza capillare del territorio in contrada Morloquio, con direzione di marcia Armo, attraverso una strada impervia, resa ancor più impraticabile a causa della forte pioggia, sono stati raggiunti i due feriti. Nel frattempo la Sala Operativa era riuscita nuovamente a stabilire un contatto telefonico con il richiedente il quale confermava nuovamente di udire gli allarmi acustici delle Volanti che si stavano avvicinando a sé. In particolare, grazie alla conoscenza dei luoghi dei poliziotti, è stato possibile avvicinarsi ai due malcapitati, attraverso una strada che corre più giù del punto in cui i due erano finiti. Attraverso l’uso di funi appositamente predisposte dai Vigili del fuoco che hanno così permesso ai soccorritori di giungere sul posto, anche gli agenti delle Volanti hanno quindi raggiunto il veicolo rimasto su un dislivello, riuscendo a prestare soccorso ai malcapitati. Persino la dottoressa del 118 è dovuta salire fino all’auto utilizzando le funi sempre con l’imprescindibile aiuto dei Vigili del fuoco. Una volta prestati i primi soccorsi, l’uomo è stato opportunamente barellato dai vigili del fuoco, mentre la convivente riusciva a camminare sulle proprie gambe. Tutti e due sono stati quindi calati dai vigili del fuoco fino alla strada, dove ad attenderli c’era la jeep Campagnola dei Pompieri, a bordo della quale hanno ripercorso la stradina impervia fino all’ambulanza del 118, dove sono stati affidati alle cure del personale del Suem.