Motta San Giovanni (Reggio Calabria). L’Istituto comprensivo di Motta San Giovanni si apre alle famiglie ed al territorio in occasione delle iscrizioni per l’anno scolastico 2014/ 2015. La dirigente scolastica, Teresa Marino, ha incontrato, infatti, nei giorni scorsi, i genitori delle comunità di Motta, Lazzaro e Serro Valanidi, per presentare l’impianto pedagogico, didattico e organizzativo dell’Offerta formativa scaturita da un’attenta analisi dei bisogni ed orientata al miglioramento continuo. “La nostra istituzione scolastica – ha affermato la dirigente- si prende cura, sin dalla prima infanzia, dell’istruzione dei bambini e dei ragazzi che le sono affidati, operando in stretta collaborazione con il territorio ed in dialogo costante con le famiglie. Riteniamo, dunque, il momento delle iscrizioni una rilevante occasione di ascolto, partecipazione e confronto perché sia favorita ed accompagnata una scelta rispondente alle esigenze degli studenti in chiave orientativa.” L’intervento, al quale hanno preso parte anche il sindaco Paolo Laganà e l’assessore all’Istruzione Carmen Latella, ha avuto, infatti, come filo conduttore l’immagine di una scuola come “comunità educante” dove l’esperienza pedagogica si configura con un carattere comunitario e dove la qualità dell’esperienza educativo-didattica è immediatamente verificabile sia nelle proposte che nella realtà concreta scolastica e territoriale. Sono state presentate, anche per questo, le testimonianze di chi opera direttamente nella scuola e un excursus multimediale di esperienze realizzate. A testimonianza di quanto detto è arrivata, subito dopo, la notizia dell’ennesimo riconoscimento alla qualità formativa dell’Istituto comprensivo di Motta. La scuola si è , infatti, classificata al terzo posto nel concorso a tematica ambientale, indetto dall’OVS e patrocinato dall’Unesco. Lo storyboard prodotto dagli alunni della scuola secondaria di primo grado, guidati dal professore Sergi, sarà trasformato in un cartoon, “Vai col Vento”, visionabile sul portale dell’Unesco.
Paolo Vacalebre