Bruzzano Zeffirio (Reggio Calabria). La città piange il figlio suo più illustre, il professore Achille Sicari deceduto all’ospedale “Versilia” di Viareggio all’età di 83 anni. Un grande professionista, un grande nome della chirurgia nazionale, il prof. Sicari si laureò nel 1956 a Roma in Medicina e Chirurgia; fu poi a Perugia accanto all’illustre prof. Paride Stefanini e quando la prestigiosa “scuola medica” si divise ed il prof. Stefanini si trasferì a Roma, il prof. Achille Sicari seguì a Pisa il famoso prof. Mario Selli. Nel 1969 vinse il concorso a Primario di Divisione di Chirurgia dell’Ospedale Civico di Carrara, dove prestò servizio fino al 2006, quando andò in pensione. Ha continuato, tuttavia, a lavorare, instancabile ed innamorato della sua professione, in tanti altri ospedali della Toscana e non fino a tempi recenti. In occasione della nomina di Primario a Carrara, da Bruzzano Zeffirio, suo paese di origine, partirono centinaia di telegrammi di congratulazioni, perché tutti i suoi concittadini hanno sentito il bisogno di esternargli il loro affetto ed il loro orgoglio per quella meritata affermazione professionale. Il prof. Sicari, infatti, era molto amato in paese, non solo per la sua eccezionale professionalità e per la spiccata personalità, ma anche per le sue grandi doti umane. Una famiglia, la sua, di medici, di farmacisti, e di notai, di apprezzati notabili del territorio reggino e non solo, ma lui era alla mano con tutti; schietto, semplice, naturale, spontaneo com’era faceva sentire a suo agio chiunque fosse davanti a lui. Era legato a Bruzzano Zeffirio, che gli aveva dato i natali nel 1931, dove, in compagnia dell’inseparabile sorella Graziella, veniva spesso a trovare l’anziano padre, l’indimenticato dottore Francesco Sicari, valido medico condotto dalle infallibili diagnosi. Quando si trovava al paese, non era infrequente vederlo passare a piedi per via Marconi, sostare davanti alla casa della sua infanzia, conversare amabilmente con gli anziani che l’avevano visto giocare bambino con i loro figli suoi coetanei. Grande, carismatico, profondamente umano, per oltre mezzo secolo il prof. Sicari è stato per i bruzzanesi e per migliaia di italiani, calabresi, siciliani, meridionali e non, un’ancora di salvezza, un saldo punto di riferimento. Da quando fu nominato Primario della Chirurgia di quell’ospedale, Carrara divenne la meta dei viaggi della salute per tutto il sud. Non più a Milano, non più a Torino, ma a Carrara, da lui, dal prof. Sicari, dal grande chirurgo di Bruzzano, che all’eccezionale bravura sapeva coniugare affabilità e disponibilità di cuore. Il prof. Sicari sarà sempre il luminare della chirurgia d’Italia e di Bruzzano Zeffirio, la stella più luminosa che continuerà a brillare là, a ponente, nel cielo di Bruzzano, accanto a Venere, come faro di luce e di speranza.
Rosa Marrapodi