Messina. Nelle prime ore di stamani, 27 febbraio 2014, personale della locale Squadra Mobile ha dato esecuzione all’ordinanza di custodia cautelare emessa il 25 febbraio 2014 dal gip presso il Tribunale di Messina Maria Luisa Materia, nei confronti di 9 persone, delle quali 6 destinatari della misura della custodia cautelare in carcere e 3 da sottoporre agli arresti domiciliari, ritenute responsabili, a vario titolo, di far parte di un’associazione per delinquere, operante a Messina, finalizzata alla commissione di furti in abitazione, di detenzione illegale di armi comuni da sparo, e, per alcuni degli indagati, in concorso tra loro, di detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti, nonché, per uno solo di essi, del reato di estorsione.
Le indagini, condotte sotto le direttive del sostituto procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Messina, Anna Maria Arena, hanno preso l’avvio il 5 agosto 2010, allorquando OMISSIS, OMISSIS e OMISSIS furono arrestati, in flagranza di reato, in quanto sorpresi in possesso di refurtiva mentre si allontanavano da un’abitazione che avevano appena trafugato.
L’impressionante mole di attrezzi che gli stessi avevano portato al seguito aveva persuaso gli investigatori di trovarsi dinanzi ad una banda ben più organizzata rispetto ai tre soggetti arrestati in flagranza.
La conseguente attività investigativa esperita attraverso il ricorso ad intercettazioni telefoniche ed ambientali,nonché le innumerevoli attività di perquisizioni e sequestri hanno consentito di delineare i contorni di un’organizzazione criminale dedita alla consumazione di furti in signorili abitazioni, operante con sistematicità e professionalità nella città di Messina e responsabile di un ingente numero di furti.
Sulla scorta della richiesta inoltrata dal pm, riguardante complessivamente 19 persone indagate, il gip ha disposto la misura cautelare della custodia in carcere nei confronti dei seguenti indagati:
ELENCO RIMOSSO PER OBLIO
ritenuti responsabili di associazione a delinquere finalizzata alla commissione di reati contro il patrimonio i cui proventi costituivano riserva per l’acquisizione di attività commerciali, droga ed armi.
Tale organizzazione era basata sulla ripartizione di ruoli e competenze secondo cui OMISSIS, sempre secondo l’accusa, organizzava le operazioni relative ai singoli furti e teneva i contatti con i sodali attraverso cellulari caricati con schede ricevute da un incensurato.
OMISSIS, OMISSIS e OMISSIS, invece, si introducevano nelle abitazioni e realizzavano materialmente i furti.
OMISSIS provvedeva anche al mantenimento delle famiglie di OMISSIS, OMISSIS e OMISSIS nel corso della loro detenzione.
Nel corso dell’attività è stata rinvenuta a carico dei fratelliOMISSIS e OMISSIS, nonché di OMISSIS, parte di refurtiva sottratta in occasione di diversi furti.
L’attività d’indagine ha consentito di accertare la disponibilità di parte degli arrestati, e segnatamente di OMISSIS e OMISSIS, di armi.
Infatti è stato rinvenuto un fucile semiautomatico con canna mozzata in un’area antistante l’abitazione di un congiunto di OMISSIS, arma con matricola abrasa, risultata compendio di furto, riconducibile ai fratelli OMISSIS e OMISSIS. Sempre nel medesimo luogo è stata sequestrata una pistola semiautomatica calibro 9 con matricola abrasa ed un revolver cal 44 Magnum.
OMISSIS risulta indagato per avere illecitamente offerto a persona non identificata detenuta presso la casa circondariale sostanza stupefacente del tipo marijuana e cocaina che attraverso un agente della polizia penitenziaria avrebbe dovuto far introdurre in carcere.
Risultano altresì destinatari di misura cautelare per detenzione e cessione di sostanza stupefacente:
ELENCO RIMOSSO PER OBLIO
A OMISSIS viene anche contestato il reato di estorsione perché avrebbe costretto un commerciante a consegnargli derrate alimentari senza pagare corrispettivo, presentandosi presso l’esercizio commerciale munito di pistola.
E’ emersa inoltre l’intestazione fittizia di un’impresa individuale di rivendita di pesce di fatto facente capo a OMISSIS, ma giuridicamente intestata ad un altro soggetto, sottoposta a sequestro preventivo ed affidata ad un amministratore giudiziario.
Tra i soggetti destinatari del provvedimento cautelare, agli arresti domiciliari anche l’agente della Polizia Penitenziaria OMISSIS, 39enne nato a Milazzo, presunto responsabile del reato di corruzione, poiché si sarebbe reso disponibile, dietro corrispettivo economico, ad introdurre sostanza stupefacente del tipo cocaina e marijuana, all’interno della Casa Circondariale dove presta servizio, in favore di un detenuto.
Destinatari di custodia cautelare agli arresti domiciliari in quanto ritenuti responsabili di concorso esterno nell’associazione dedita ai furti, anche i fratelli:
ELENCO RIMOSSO PER OBLIO
Nel corso dell’esecuzione sono state eseguite perquisizioni domiciliari nei confronti di 19 indagati ed è stato sequestrato piccolo quantitativo di sostanza stupefacente verosimilmente cocaina.