Villa San Giovanni (Reggio Calabria). La crisi economica e la nomina del nuovo direttivo sul tavolo del diciottesimo congresso della Lega Spi Cgil (sindacato pensionati italiani) di Villa San Giovanni. Un’assemblea molto partecipata, con numerosi iscritti, dirigenti e ospiti del mondo sindacale. Pienamente soddisfatto il segretario uscente della Lega Spi Cgil villese, Antonio Chirico, il quale tiene a evidenziare gli interventi di Umberto Basile (responsabile della Camera del Lavoro di Villa), Demetrio Marra e Giuseppe Morabito: «Interventi mirati ai bisogni dei cittadini». A decretare la riuscita del congresso tanto la qualità della discussione quanto la condivisione in sede di elezione dell’ “ipotesi di nuovo direttivo”, che all’unanimità dei 58 votanti è risultato essere composto da: Umberto Basile, Rinaldo Basile, Giuseppe Masso, Giovanni Liberto, Demetrio Marra, Giuseppe Ventimiglia, Antonio Chirico, Pasquale Fiumanò, Giuseppe Arena, Angelo Angileri, Pasquale Nostro, Domenico Crimi, Vincenzo Billè, Maria Anna Candela, Teresa Idotta, Maria Ernestina Foti, Giovanna Patrizia Pecora, Michelina Scavone, Grazia Cosoleto, Palma Cavalea, Francesca Abate. Da questi nomi uscirà naturalmente il nuovo segretario della Lega Spi Cgil di Villa San Giovanni e dei centri limitrofi di Campo Calabro, Fiumara e San Roberto. Probabile la conferma del segretario uscente Antonio Chirico, che incrocia le dita e annuncia: «Dopo il congresso di comprensorio del prossimo 5 marzo, il nostro direttivo si riunirà per eleggere il segretario». Tornando agli interventi del diciottesimo congresso della Lega Spi Cgil di Villa, particolarmente intenso è stato l’appello lanciato da Umberto Basile: «I ricchi – ha denunciato Basile -hanno avuto più ricchezze e i poveri povertà. Ancora non c’è crescita, la disoccupazione aumenta, il lavoro diminuisce, imprese che chiudono, imprenditori che si suicidano, le banche che non fanno prestiti, l’edilizia che è un settore importante è ferma. Penso – ha aggiunto Basile – che ci aspetti una lunga lotta, una lotta alla povertà, garantire pensioni minime più adeguate, garantire più occupazione sul territorio, garantire condizioni di vita dignitose. Bisogna lottare contro l’illegalità, perché insieme si può vincere e ottenere – ha infine auspicato – la legalità».
Francesca Meduri