Reggio Calabria. Prestigiosissimo incarico per il reggino Renato Panvino, primo dirigente della Polizia di Stato che assume la direzione del centro Dia di Catania con competenza sulle città di Messina, Ragusa e Siracusa. Un incarico tagliato su misura per un investigatore di razza, figlio d’arte (anche il padre ha servito in Polizia), che ha dato prova sia alla Squadra Mobile di Reggio Calabria sia al Commissariato di Taormina, delle sue innate capacità. Alla Squadra Mobile reggina, infatti, Panvino, che dopo essere stato a capo della Catturandi ha ricoperto il ruolo di vice dirigente della Mobile, a capo della Sezione Criminalità Organizzata, si è distinto per le catture dei latitanti di ‘ndrangheta, nonché degli autori della Strage di Duisburg, effettuando numerosi arresti in ambito internazionale, lavorando per anni a stretto contatto con il pm Nicola Gratteri, al quale è legato da rapporti di grande stima e amicizia.
Renato Panvino è nato a Reggio Calabria il 23/07/1968, primo dirigente è entrato all’Istituto Superiore di Polizia di Roma nel 1988 per la frequenza del ciclo di studi quadriennale al termine del quale ha conseguito il diploma e il grado di vice commissario della Polizia di Stato. Il funzionario ha conseguito la laurea in Giurisprudenza presso l’Ateneo di Messina e la laurea in Scienze delle Pubbliche Amministrazioni presso l’Ateneo di Catania.
Nel 1993 è stato assegnato in qualità di dirigente dell’ufficio primo del Compartimento della Polizia Ferroviaria della Calabria-Basilicata-Campania. Nel 1994 è stato trasferito alla Questura di Reggio Calabria all’Ufficio Volanti. Nel 1995 è stato assegnato alla Squadra Mobile di Reggio Calabria con l’incarico di dirigente dell’Ufficio Furti e Rapine – Prostituzione e Pedofilia. Nel 1999 è stato nominato dirigente del Commissariato di Cittanova. Nel 2000 è stato nominato dirigente del Commissariato di Condofuri Marina.
Nel 2001 è stato trasferito alla Squadra Mobile di Reggio Calabria e ha diretto la Sezione Catturandi. Nel 2007 è stato nominato vice dirigente della Squadra Mobile e dirigente della Sezione Criminalità Organizzata con competenza provinciale.
Nel corso della carriera si è particolarmente distinto in operazioni di polizia giudiziaria dirette e condotte, alcune delle quali di rilevanza internazionale, nonché in delicati servizi di ordine e sicurezza pubblica in cui è stato impiegato per comprovata affidabilità.
Tra le operazioni di polizia giudiziaria di cui si è reso protagonista si rammentano la cattura di oltre 40 latitanti ricercati a vario titolo per reati di mafia tra questi Luigi Facchineri e Roberto Peregalli catturati in Francia, Gaetano Santaiti catturato in Aspromonte, Antonio Commisso catturato in Canada (per l’importanza dell’operazione di polizia fu proposto alla Commissione Ricompense per la promozione per merito straordinario); i due cugini omonimi Bruno Giorgi, affiliati al clan mafioso dei Romeo di S. Luca, catturati in Belgio; Antonio Rosmini, considerato capo indiscusso dell’omonimo clan mafioso, condannato alla pena dell’ergastolo; Teodoro Crea, ritenuto capo dell’omonimo clan mafioso, tratto in arresto nel corso di un summit mafioso nelle campagne aspromontane, nella medesima operazione furono tratti in arresto altri mafiosi di spicco; Cristoforo Giunta e Francesco Polimeni (entrambi arrestati nella medesima operazione), il primo condannato alla pena dell’ergastolo, mentre il secondo a 24 anni di reclusione, entrambi ritenuti elementi di primissimo piano della
feroce cosca mafiosa Tegano; i fratelli Pasquale Dieni e Carmelo Dieni, entrambi colpiti da provvedimento restrittivo e condannati alla pena dell’ergastolo (tratti in arresto nella medesima operazione); Antonio Pelle alias la “Mamma”, capo mafia della famiglia Pelle di S. Luca, responsabile di numerosi episodi delittuosi; Giuseppe Nirta, Sebastiano Romeo e Giovanni Strangio, ritenuti gli autori della strage di Duisburg catturati in Olanda.
Tra le operazioni antimafia si ricordano “Cent’anni di storia” con la quale sono state decapitate le più potenti famiglie mafiose operanti nella Piana di Gioia Tauro con diramazioni nel mondo (Piromalli-Molè- Alvaro); Operazione “Virus” con la quale è stata decapitata la famiglia mafiosa degli Alvaro di Sinopoli, Operazione “Cosa Mia” contro le cosca mafiosa dei Gallico-Parrello che imponevano il pagamento del pizzo alle società impegnate nelle costruzione del V macrolotto dell’autostrada A3 che collega i paesi di Gioia Tauro sino Villa S. Giovanni, Operazione contro le famiglie mafiose dei Morabito di Africo e altri cartelli operanti nella fascia jonica della provincia di Reggio Calabria.
Per le operazioni nella lotta alla mafia, manifestazioni di apprezzamento sono state esternate nei confronti della Polizia di Stato dalle maggiori cariche dello Stato e per tali motivi l’Amministrazione ha conferito al funzionario specifici riconoscimenti.
Nell’anno 2006 al funzionario è stato conferito da parte dell’associazione antimafia Riferimenti il premio “Gerbera Gialla” per essersi distinto nella lotta alla ‘Ndrangheta.
Nell’anno 2009 gli è stato conferito il premio “Saetta – Livatino” per i numerosi risultati conseguiti nella lotta alla mafia.
Nel 2009, nel quadro delle attività di cooperazione internazionale, è stato inviato in Venezuela in qualità di docente esperto di indagini riguardanti i sequestri di persona, riservato agli ufficiali della polizia locale ed a quelli appartenenti ai servizi di informazione.
Dal mese di ottobre del 2009 è stato trasferito alla Questura di Messina con l’incarico di dirigente il Commissariato di Taormina, evidenziandosi in numerosi servizi di ordine pubblico in occasione di eventi internazionali ai quali hanno preso parte personaggi di rilevo delle Istituzione della politica dell’economia e della cultura.
Nel 2010 ha tenuto un seminario presso la facoltà di Giurisprudenza di Catanzaro sul tema “Polizia Giudiziaria e Tecniche investigative”.
Nel 2011 gli è stato conferito l’incarico di insegnamento presso l’Università LINK CAMPUS con sede in Roma quale docente al Corso di Alta Formazione “Local Security Program” sul tema “Sicurezza Urbana: Classificazione del disordine e del disagio. Infiltrazioni delle organizzazioni criminali nel tessuto cittadino”.