Reggio Calabria. A distruggere la gastronomia Romeo, la scorsa notte, è stato un ordigno rudimentale. Non hanno più dubbi su questo fatto gli investigatori. Si tratta di un ordigno artigianale, confezionato con un involucro di metallo. Resta da capire come sia stato confezionato all’interno, anche se i danni causati dall’esplosione non lasciano molte alternative, quasi certamente esplosivo, e non certo solo polvere da sparo. Sarà lavoro degli esperti, ora, risalire al tipo di esplosivo usato. Lavoro degli investigatori, invece, dare un perché all’intera vicenda. La gastronomia, ubicata nella centralissima via Foti, a metà tra il Corso Garibaldi e le Poste Centrali, alle spalle del palazzo della Provincia, era stata inaugurata solo lo scorso dicembre. Il proprietario non ha riferito ai Carabinieri nulla che sia utile alle indagini. Di certo c’è che l’esplosione è avvenuta intorno alle 23. In un posto centralissimo. E non è la prima volta. Solo qualche giorno addietro era rimasta miracolosamente inesplosa una bomba, confezionata con ben 500 grammi di esplosivo ad alto potenziale, per l’ex bar Malavenda del ponte della Libertà. Una strategia o una “moda” bombarola che rischia seriamente di mietere morti, nel malaugurato caso dovesse passare qualcuno al momento dello scoppio.
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