Reggio Calabria. Processo Reggio Sud, le assoluzioni eccellenti: ieri il dispositivo ed il resoconto delle condanne più importanti che hanno sancito dinamiche e strategie del territorio di Bocale, Pellaro e Ravagne, oggi è il tempo di guardare anche a quelle che sono considerate delle assoluzioni con scarcerazioni “eccellenti”, non fosse altro per le pene elevatissime che erano state richieste in primo grado dal sostituto procuratore Stefano Musolino.
L’assoluzione più importante è stata senz’altro quella di Stefano Sapone (difeso dagli avvocati Marco Tullio Martino e Giuseppe Mazzetti), per lui l’accusa aveva chiesto la pena a 18 anni di reclusione per la partecipazione ad associazione mafiosa ed intestazione fittizia di beni. Il Tribunale ha accolto anche la richiesta di dissequestro e restituzione della società Essedue di Stefano Sapone, dall’accusa considerata nella reale disponibilità di Giovanni Ficara. Nella tarda serata di ieri Stefano Sapone, ha lasciato dopo tre anni di ininterrotta detenzione il carcere di Reggio Calabria.
Altra assoluzione ha riguardato anche Domenico Ficara difeso dagli avvocati Marco Tullio Martino e Francesco Calabrese. Per lui l’accusa aveva chiesto la condanna alla pena di 16 anni di reclusione. Aveva già beneficiato della libertà nell’aprile 2012 con provvedimento di scarcerazione emesso dal Tribunale della libertà a seguito di istanza presentata in sede di appello cautelare dai legali della difesa. Anche dopo la scarcerazione, si era registrato un altro provvedimento favorevole emesso per un pendente ricorso in Corte di Cassazione. Anche in questo caso i giudici di legittimità hanno accolto le tesi difensive annullando con rinvio ed accogliendo il ricorso discusso dall’avvocato Francesco Calabrese.
Altre assoluzioni importanti sono state quelle di Carmelo Quattrone, Barbara Quattrone, Costantino Suraci e quella di Bruno Leonardo (tutti assistiti dall’avvocato Marco Tullio Martino). Per Bruno Leonardo l’accusa aveva chiesto la condanna alla pena di 13 anni di reclusione.
Il Tribunale anche in questo caso ha disposto il dissequestro e la restituzione di tutti i beni facenti capo al nucleo Domenico Ficara/Barbara Quattrone, ovverosia le ditte General Trasport, General Petroli e Gold Transport, quest’ultima detenuta in quota da Barbara Quattrone al 50% con Costantino Suraci.
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