Reggio Calabria. L’equilibrista Bruno Vespa a ‘Porta a Porta’ definisce (sic!) un gesto ‘elegante’ le dimissioni da Sottosegretario di Antonio Gentile che ne è stato costretto invero dal precipitarsi degli eventi e non sicuramente dalla ‘eleganza’. Probabilmente è sfuggito ai più o fatto finta di non capire come la nomina del Gentile sia stata arrogantemente imposta da Alfano quale atto di sfida nei confronti della nota vicenda sollevata dal quotidiano ‘L’Ora della Calabria’. Traduzione: la Calabria è gestita e comandata da noi. Quindi ora il Gentile te lo sorbirai da Sottosegretario. E’ da chiedersi: l’eleganza doveva consistere prima di imporne la candidatura, ovvero, ora a misfatto compiuto? Non vi è alcun dubbio, invero, come si tratti a dir poco, di ‘prima e successiva ineleganza’. Quanto poi ai patriottici proclami del ‘per noi è preminente l’interesse degli italiani’ ci sentiamo di replicare alla Totò: ‘Ma ci facciano il piacere, ci facciano’. Lo stesso ‘gesto elegante’ sarebbe ora da attendersi dai quattro deputai P.D. indagati. Tanto, a fronte dello inutile esercito di Sottosegretari, con loro o senza di loro, nulla cambierebbe.
Avv. Francesco Comi