Reggio Calabria. E’ ormai emergenza piena in Città, il grido di allarme che come UilTrasporti abbiamo più volte lanciato, si sta purtroppo drammaticamente concretizzando, in tal senso è emblematico le difficoltà ed i disagi che vivono i cittadini per il cumulo di rifiuti accumulatosi per la mancata raccolta e smaltimento. Servizi locali con tariffe alte non proporzionate ai servizi, a cui si aggiunge la crisi e le difficoltà che stanno attraversando le Aziende Pubbliche/Private sul piano della Mobilità, che venendo meno risorse dagli Enti preposti, sono costretti a ridurre fortemente la possibilità dei cittadini di spostarsi dentro e fuori la Regione. L’allarme arriva dall’Atam di Reggio Calabria che, in assenza di interventi mirati e tempestivi a breve, rispetto la crisi di liquidità che si trascina da anni, non solo non garantirà l’erogazione e la puntualità dei prossimi stipendi, aumentando il fermo dei Bus per problemi di manutenzione, se non viene ricapitalizzata rispetto ai debiti Aziendali che ammonterebbero a circa 30 Milioni di Euro non resterà più molto da salvare, l’effetto sarà disastroso, l’alternativa è quella libri al Tribunale. Per questo come sindacato chiediamo che ciascuno faccia fino in fondo la propria parte, il comune come Ente Proprietario dedicando più attenzione ai problemi dell’Azienda, riconoscendo l’importanza degli accordi sottoscritti in Prefettura, ultimo 16 Dicembre 2013, ricercando soluzioni per evitare il default dell’Atam, la Regione onorando i pagamenti di Novembre/Dicembre, in attesa che si sblocchi la questione legate ai fondi Fas, certificare come Regione i crediti verso l’Azienda, questo aiuterebbe la gestione corrente, e attingere tramite la certificazione l’accesso a maggiori crediti Bancari. All’assenza di risposte concrete, si somma una misura colma di esasperazione dei lavoratori che se alle parole di circostanza non vi sono risposte chiare che facciano invertire il declino finanziario dell’Azienda sono pronti a consegnare le chiavi dei Bus all’Ente proprietario, il Comune. All’interno di questo quadro inquietante, si calano, inoltre le vicende relative al servizio pubblico che funziona male e si paga tanto. La denuncia arriva da giovani pendolari che convivono con disagi e disservizi, in alcune zone periferiche il servizio è scarso ed inefficiente, l’aumento delle tariffe, non è stato accompagnato da interventi migliorativi nei territori in cui i servizi sono ancora insufficienti, limitando fortemente la Mobilità. Per questo come UilTrasporti chiediamo alle Istituzioni che escano dalle incompiute ed assenze, dai ritardi , perché è ormai palese che , in assenza di un radicale ed immediato cambio di rotta, l’Azienda non può crescere sia in termini di sviluppo, di servizi Urbani – Turistico che occupazionali. È indispensabile ed urgente che i referenti che hanno titolo, si attivano per una condizione di confronto con le OO.SS che imponga la risoluzione delle problematiche, scongiurando il momento di dissesto.
Per la Segreteria regionale
Giovanni Itri