Scilla (Reggio Calabria). Come poter risollevare il settore ittico dalla dura crisi in cui è caduto per le ferree restrizioni imposte dall’Unione Europea? E’ stato questo l’interrogativo che ha tenuto banco, nei giorni scorsi presso il palazzo municipale di Scilla, durante un vertice “pro pesca” organizzato della Provincia del presidente Giuseppe Raffa. Che, affiancato dal “suo” assessore Giuseppe Pirrotta, ha affrontato la problematica con gli amministratori dei Comuni di Scilla e Bagnara Calabra. La domanda oggetto dell’incontro dovrebbe trovare risposta a breve, con una proposta ben definita attorno alla quale le istituzioni in questione faranno quadrato.
«Abbiamo colto – ha detto Raffa – il grido di dolore levatosi dal nostro territorio e in particolare da Scilla e da Bagnara. Cercheremo di predisporre un atto equilibrato sotto il profilo ambientale, dimostrando, anche dai punti di vista scientifico e procedurale, che ripristinare la pesca con 1800-2000 metri di rete non è dannoso per l’ambiente. Faremo in modo – ha aggiunto Raffa rimandando ai prossimi giorni per gli ulteriori aspetti tecnici del documento – di coinvolgere in questo percorso tutti i comuni rivieraschi, allargando la nostra proposta anche alle altre realtà regionali».
La strategia di azione a sostegno della pesca, dunque, non deve restare isolata. Si tratta di una battaglia che gli attori coinvolti devono portare avanti tutti assieme, all’insegna della sinergia e della condivisione. Altrimenti c’è il rischio di restare nell’anonimato e di non concludere nulla di buono.
«Pensiamo alla Calabria che guarda alla pesca in termini di sviluppo e di occupazione», ha spiegato Raffa auspicando che la Regione adotti e sostenga, con tanto di regolamento, la proposta della Provincia. Un progetto che vedrà la luce grazie al lavoro dei tecnici preposti e al contributo delle associazioni di categoria. Si punta infatti a sottoporlo al più presto all’attenzione prima della Regione e poi, ovviamente, del Governo centrale e dell’Unione Europea. «Entro 10-15 giorni – ha assicurato il presidente Raffa –elaboreremo la nostra proposta, trasferendola ai vari comuni interessati in modo tale che possa essere condivisa. Quindi la porteremo in Consiglio provinciale per l’approvazione e inviteremo la Regione a fare lo stesso».
Francesca Meduri