Reggio Calabria. Negli anni abbiamo assistito ad uno sviluppo problematico dell’area portuale di Gioia Tauro, con potenzialità inespresse, con istituzioni nazionali e regionali incapaci di programmare e attuare quegli interventi sistemici atti a delineare un moderno e competitivo sistema intermodale di trasporti e ,oggi, più che mai, si ripropone la necessità di dare risposte adeguate a delle scadenze imminenti che possono influenzare il futuro dell’importante snodo portuale. Il consigliere regionale Giordano interviene sulla questione già sollevata dalle organizzazioni sindacali e riguardante la nomina del prossimo Presidente dell’Autorità portuale della Calabria. Sappiamo benissimo, sottolinea Giordano, il ruolo determinante del governatore Scopelliti nella individuazione del nominativo che andrà a ricoprire l’importante carica alla luce della normativa di settore e la bontà o meno della scelta avrà ricadute sullo sviluppo del sistema portuale calabrese sotto due profili. Il primo, evidenzia il consigliere regionale,nasce dal rischio di una marginalizzazione del porto di Gioia Tauro a favore dei porti nord europei ed extraeuropei , il secondo legato al progetto di riforma del ministro Lupi con la riduzione del numero delle attuali 24 autorità portuali per inserirle in un più ampio contesto di distretto logistico (otto distretti) conformemente agli indirizzi comunitari. Ebbene, rileva Giordano, di fronte a tali sfide il governo regionale non può limitarsi a subire scelte imposte dall’alto ma deve concorrere nella elaborazione delle piattaforme strategiche e normative afferenti il sistema portuale nazionale . Da qui l’esigenza di individuare un Presidente dell’autorità portuale, in possesso della massima qualificazione professionale nel settore, che sappia sviluppare una azione incisiva nell’ambito dello sviluppo dei traffici internazionali e che contestualmente supporti tecnicamente l’azione politica del governo regionale sulle scelte legislative prossime future. Si tratterà, continua Giordano, di rafforzare in ogni caso il ruolo di Gioia Tauro, anche per le ripercussioni sugli altri porti calabresi, evitando che nella riforma Lupi venga ridimensionato all’interno dei nuovi distretti logistici o, al contrario, prefigurare il mantenimento delle attuali autorità portuali favorendo la nascita di una rete che faccia sistema con lo Stato nell’ambito di una programmazione strategica unitaria. In ogni caso, conclude Giordano, la scelta di un tecnico di alto profilo fuori da ogni logica spartitoria e di clientela può rappresentare l’unica risposta valida per rispondere ,insieme al governo regionale, alle sfide decisive che riguarderanno l’area portuale di Gioia Tauro.
Valorizzare i beni confiscati, accelerando i processi di assegnazione e utilizzo
Milano - Valorizzare i beni confiscati presenti in Lombardia, mettere a sistema ogni informazione utile ad accelerare i processi di...
Read more