Reggio Calabria. “Se ognuno fa qualche cosa, allora si può fare molto” (padre Pino Puglisi). Facendo nostro il pensiero di padre Puglisi, sabato 15 marzo si è avuta la dimostrazione che, mettendo da parte le critiche sterili e le inutili lamentele, il risultato arriva e senza neanche troppa fatica. La Giornata reggina della Cultura ne è stato un mirabile esempio. Un’idea messa in piedi in pochissimo tempo ma che ha avuto, grazie alla sinergia tra istituti culturali e associazioni, al servizio dei cittadini, un successo straordinario. All’evento ha inteso aderire anche Did.Ar.T. Didattica Arte Territorio, Associazione di volontari per i beni culturali ecclesiastici nata nel giugno 2012 per volontà di alcuni giovani reggini, con competenze specifiche e distinte nel settore dei beni culturali. I soci volontari Laura Beltrano, Alessia De Pasquale, Antonello Praticò, Maria Saraceno e Giuggi Palmenta (Presidente) con competenza e passione, mettendo al primo posto l’attenzione alla persona, caratteri che stanno alla base dell’identità di Did.Ar.T., hanno accolto e guidato centinaia di visitatori accorsi da Reggio e dalla vicina Messina in un viaggio a ritroso nel tempo, attraverso le sale del prezioso Museo diocesano di Reggio Calabria, per recuperare o riscoprire la storia dell’arte del nostro territorio, testimoniando l’intreccio tra fede cristiana e memoria storica della nostra Città e dell’Arcidiocesi. “I visitatori hanno mostrato interesse, curiosità, sorpresa- racconta Alessia De Pasquale – Molte sono state le domande, le osservazioni, sia quando i manufatti sono stati occasione di riflessione sulla storia reggina, la nostra Cattedrale, gli eventi sismici, la devozione popolare, sia sugli aspetti prettamente artistici, tecniche, materiali e simbologie. E’ stato molto apprezzato il servizio ricevuto, l’essere accompagnati con competenze specifiche e cura, a dimostrazione di quanto sia importante coinvolgere e raccontare per favorire la consapevolezza del proprio patrimonio, in tanti si sono complimentati ringraziando. Durante la giornata noi volontari abbiamo ricevuto continui incoraggiamenti dai visitatori, a continuare e a fare di più nella nostra città. E’ stato un reciproco scambio, non solo una guida frontale ma un dialogo, sulle problematiche dei nostri siti culturali e sulla voglia di cultura e civiltà dei reggini. Ciò che è prassi in altre città italiane dovrebbe finalmente esserlo stabilmente anche nella nostra. E per farlo, i giovani e le competenze sul territorio ci sono!” La mission stessa dell’Associazione ha fatto si che nella scorsa estate essa attuasse il Progetto Chiese Aperte, promosso dall’Arcidiocesi, nuovo nel suo genere, per consentire la visita e la conoscenza di alcune chiese di importante pregio storico-artistico, altrimenti chiuse. Il successo riscosso dall’iniziativa ha spronato i soci, qualora ve ne fosse stato bisogno, a continuare lungo la strada intrapresa, nonostante le immancabili difficoltà. Simili intuizioni ci si augura entrino nella quotidianità dei nostri concittadini, favorendo sempre di più comunicazione e sinergia d’intenti tra gli attori a vario titolo nel mondo della cultura. Reggio custodisce un patrimonio culturale di straordinario pregio e tutti, operatori culturali, istituzioni e cittadini, dovrebbero iniziare a lavorare insieme per far si che esso diventi sempre più bene comune da tutelare e valorizzare.
Valorizzare i beni confiscati, accelerando i processi di assegnazione e utilizzo
Milano - Valorizzare i beni confiscati presenti in Lombardia, mettere a sistema ogni informazione utile ad accelerare i processi di...
Read more