Magorno (Pd) incontra le forze politiche, sociali ed economiche “per costruire una grande alleanza civica”

“Continuano gli incontri con tutte le componenti politiche, sociali, economiche e del lavoro che costituiscono il tessuto reale e vivo della società calabrese. L’obiettivo è la costruzione, attraverso l’ascolto e il confronto, di una grande alleanza civica e democratica che sia alternativa al fallimentare centrodestra che attualmente governa la Regione”. Lo dichiara il segretario regionale del Pd Ernesto Magorno che specifica il calendario gli appuntamenti di domani lunedì 17 marzo: “Alle ore 10.30, a Cosenza presso la sede della Federazione provinciale del Pd ascolterò i segretari regionali Michele Gravano, Paolo Tramonti, Roberto Castagna rispettivamente di CGIL, CISL, UIL. Nel pomeriggio, alle ore 15.30, presso la sede di Confindustria Calabria, incontrerò il presidente di Confindustria Calabria. Giuseppe Speziali. La strada che il Pd sta tracciando è quella dell’edificazione di progetto politico che parta dai veri bisogni dei calabresi e che sia costruito con il contributo ideale e concreto delle forse migliori e realmente rappresentative di una Regione che ha straordinarie eccellenze e potenzialità finora inespresse”. Magorno comunica un altro importante appuntamento: “Sempre domani, nel tardo pomeriggio, parteciperò al consiglio comunale straordinario che si terrà a San Ferdinando (Rc), con inizio alle ore 17.00, contro la chiusura dello sportello cittadino di UBI Banca Carime . Condivido, infatti, la mobilitazione che l’Amministrazione Comunale, con il pieno sostegno della cittadinanza, sta portando avanti, contro una decisione che penalizza un comprensorio dove esiste un tessuto economico vivo e in forte crescita, composto da piccole e medie imprese legate alle attività dei trasporti e dello shipping. Ritengo – prosegue il segretario regionale Pd – che una banca non debba guardare solo ai bilanci, ma che debba essere un punto di riferimento per i cittadini e di promozione per lo sviluppo dei territori. San Ferdinando è uno di quei casi, appunto, nel quale un istituto bancario abdicherebbe ingiustamente a questa importante funzione non solo economica, ma soprattutto sociale”.

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