Reggio Calabria. Questa notte, alle ore 02,50, in via Mattia Preti, personale dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della Questura ha proceduto all’arresto di G.P. reggino classe ’85 e L.K. reggino (naturalizzato italiano) classe ’85. I dettagli sul duplice arresto sono stati forniti dal dirigente dell’Upgsp, il vice questore aggiunto Giuseppe Giliberti, che stamani ha tenuto in Questura una conferenza stampa insieme al commissario capo Gesualdo Masciopinto.
Nei fatti alle ore 02,45 la Volante durante i servizi di controllo straordinari del territorio disposti dal Questore Guido Nicolò Longo, in atto per tutta la settimana, nel transitare dalla via Miceli ha notato sprigionarsi delle fiamme dal cortile interno della Scuola “Vittorino Da Feltre” di via Cannizzaro e contemporaneamente sono stati visti darsi a precipitosa fuga due soggetti.
Diramato l’allarme, gli agenti hanno inseguito i due lungo la via Mattia Preti in direzione monte. I due giovani si sono introdotti all’interno di un cortile condominiale e si sono nascosti dietro un’autovettura in sosta, dove sono stati raggiunti e bloccati dagli operatori che prontamente, senza perderli mai di vista, si erano lanciati al loro inseguimento.
E’ stata, pertanto, effettuata perquisizione sul posto e indosso ad uno dei due è stato rinvenuto un accendino che è stato sequestrato. Gli agenti hanno avvertito un fortissimo odore di petrolio, caratteristico dell’esca di accensione denominata “diavolina”. Tale odore proveniva dalle mani di G.P. La perquisizione a carico del L.K. ha avuto esito positivo: nella tasca anteriore del giubbotto, un involucro in plastica trasparente, contenente presumibile sostanza stupefacente che è stata inviata al competente Gabinetto Regionale di Polizia Scientifica per le analisi del caso e risultata a seguito dell’analisi chimica qualitativa “Cannabis Sativa” del peso netto di 0,50 grammi, triturata e secca.
A seguito dell’allarme dato dalla Centrale Operativa, sono giunti in zona altri equipaggi in ausilio per una attenta battuta.
In particolare la Volante è giunta immediatamente presso la scuola e ha richiesto l’intervento dei Vigili del Fuoco accertando in atto l’incendio di due bidoni per la raccolta differenziata posti all’interno del cortile della scuola, oltre il cancello regolarmente chiuso.
Inoltre, lungo la facciata della scuola alle finestre poste al primo piano e precisamente nel numero di 14, raggiungibili percorrendo un cornicione, erano state collocate altrettante porzioni di “diavolina”, utilizzate come innesco per cagionare altro incendio. Tali esche sono state spente con mezzi di fortuna potendo verificare che risultavano annerite e parzialmente liquefatte le quattordici serrande in plastica delle finestre in questione.
E’ intervenuta pertanto una Squadra dei Vigili del Fuoco, che ha provveduto allo spegnimento dei bidoni che ormai erano completamente distrutti e risultava danneggiata una pianta ornamentale ed annerita la recinzione del plesso scolastico. Anche il Capo Squadra dei Vigili del Fuoco ha confermato la natura dolosa dell’evento. E’ intervenuto altresì personale locale Gabinetto Regionale di Polizia Scientifica, diretto dal vice questore aggiunto Diego Trotta, per i rilievi di competenza, mentre l’equipaggio della Volante ha provveduto al sequestro di due frammenti di “diavolina” di cui uno combusto prelevato tra quelli incendiati su una delle finestre e l’altro intero rinvenuto sul cornicione che ha permesso di raggiungere le finestre di tutto il piano.
Apparendo quindi pienamente acclarata la piena responsabilità dei due giovani in ordine all’incendio che si era cagionato, si è proceduto al loro arresto in flagranza di reato per danneggiamento aggravato.
Nella prosecuzione dell’attività di indagine in merito all’accaduto, si è proceduto alla visione delle sequenze fotografiche in memoria nel telefono in possesso al momento dell’intervento a G.P. e sono state rilevate due fotografie all’orario 02,42 come da file di memoria dell’unità fotografica dove è ritratto L.K. appoggiato ad un palo in piazza Unicef ed in sfondo le finestre della scuola illuminate dalla fiamme delle esche applicate.
Dell’avvenuto arresto è stato dato avviso al Procuratore della Repubblica di turno presso il Tribunale di Reggio Calabria, Rosario Ferracane, ed i due sono stati condotti in carcere per il giudizio innanzi al Giudice per le Indagini Preliminari.