Trasporti, Cuzzocrea: “Gioia Tauro cuore dell’economia calabrese. Zes unico strumento per uscire da impasse”

Reggio Calabria. Il salone degli Industriali reggini ha ospitato ieri pomeriggio la tavola rotonda dal titolo “Le infrastrutture portuali ed aeroportuali. Inter-modalità al centro del Mediterraneo” a cui ha preso parte il viceministro, Riccardo Nencini. Presenti all’incontro anche Carlo Porcino, amministratore unico di So.Gas e Giovanni Milana, segretario provinciale del Psi di Reggio Calabria “Il porto di Gioia Tauro è il cuore del sistema economico calabrese. Oggi tuttavia, l’area industriale che fa capo ad esso, è collocata in un contesto estremamente competitivo che vede paesi come l’Egitto e il Marocco avanzare in modo impetuoso”. Dall’importanza dello scalo portuale calabrese ha preso le mosse l’intervento del presidente di Confindustria Reggio Calabria, Andrea Cuzzocrea, al convegno organizzato dalla federazione provinciale del Partito Socialista Italiano e ospitato nel salone degli Industriali reggini. “Va fatto un plauso – ha proseguito Cuzzocrea – al grande lavoro di transhipment svolto dalla Medcenter, che è una nostra iscritta, nonostante le numerose difficoltà strutturali e logistiche. Su tutte i costi per il personale notevolmente più alti rispetto ad altri paesi, le tasse sull’ancoraggio e le accise carburante. Non si può però guardare solo al transhipment. Un ruolo decisivo – ha sottolineato il presidente di Confindustria Reggio – è svolto dal retroporto che oggi è di fatto un deserto inutilizzato. La logistica è la vera scommessa da vincere tenendo conto che nessun’altra realtà del Mediterraneo può contare su una dotazione simile. E’ notizia di oggi, peraltro, la scadenza di un bando di 25 milioni dedicato proprio alla logistica su cui nessuno si è preoccupato di avanzare un progetto. Esistono inoltre dei grossi problemi legati alla rete ferroviaria e alla sovrapposizione di competenze che paralizzano tutto l’apparato burocratico. È inconcepibile che in una realtà economica così importante esistano autorità che di fatto non si parlano tra loro. Le aziende risentono enormemente di questa confusione amministrativa. Sul fronte ferrovie, inoltre, occorre agire per un deciso ammodernamento della rete magari dando impulso al famoso Accordo di programma quadro rimasto ancora lettera morta. A tal proposito Confindustria Reggio ha più volte avanzato la proposta di introdurre il cosiddetto “ferrobonus” che già in passato era servito da incentivo per gli investimenti. Per uscire da questa impasse – ha evidenziato Cuzzocrea – bisogna ripartire da una proposta elaborata da diverso tempo da Confindustria insieme a Medcenter e cioè l’istituzione della Zes. Un’area “tax free” come unico vero volàno per creare sviluppo, occupazione e dar vita ad un’unica governance di gestione. In merito alla presidenza dell’Autorità portuale chiediamo al viceministro di compiere uno sforzo affinché di metta da parte il manuale Cencelli e si individui una persona di comprovata esperienza nel settore. Al tempo stesso, per ciò che riguarda più da vicino la nostra città, auspichiamo che si possano rimettere a disposizione le risorse legate al “Decreto Reggio” che ammontano a circa 200 milioni e di cui si avverte un grandissimo bisogno per una città oggi in ginocchio”. Calabria terra dalle enormi potenzialità inespresse. Di questo si è detto convinto Milana per il quale “La Calabria potrebbe essere la Florida d’Italia. E’ indispensabile – ha sottolineato l’esponente Psi – investire su porti e aeroporti in un’ottica di benessere e ripresa dei livelli occupazionali. La presenza di Nencini nel nostro territorio è un segnale importantissimo di attenzione e interesse concreto verso le esigenze della regione”. Il richiamo ad un sforzo condiviso da parte di Porcino, secondo cui “Per dar vita ad un sistema intermodale moderno, innovativo e funzionale non bisogna commettere nuovamente gli errori del passato e guardare all’area dello Stretto quale settore cruciale per le prospettive dell’aeroporto reggino. Il tema della mobilità è legato a fattori di natura socio-economica e all’adozione di precise politiche di sviluppo locale, promozione turistica e di rilancio del marketing territoriale. L’era dell’assistenzialismo è tramontata – ha detto l’amministratore unico di Sogas – per questo è necessario intervenire sulle criticità legate ad esempio ai collegamenti con il terminal e ad altri punti chiave quali la standardizzazione degli orari, l’economicità dei servizi e sincronismo con le frequenze dei voli. Il tutto in un’ottica di sinergia multisettoriale con l’altra sponda dello Stretto”. “Gioia Tauro – ha detto in chiusura il viceministro Nencini – è al tempo stesso l’emblema dell’inferno e del paradiso. Di sicuro in quell’area si gioca, nei prossimi due, tre anni, la vera partita per la Calabria. Accanto ai noti problemi infrastrutturali bisogna però guardare in faccia alla realtà e considerare il peso enorme che esercita la criminalità organizzata su famiglie e imprese. Per questo ritengo di poter confermare un preciso impegno – ha annunciato Nencini – assunto per questa regione che si concretizzerà già a partire da lunedì mattina quando prenderà il via un tavolo interistituzionale unico per tutte le infrastrutture calabresi. Occorre affrontare seriamente il tema dei fondi comunitari che pure sono arrivati in questi anni ma che sono stati spesi solo in minima parte. E poi bisogna riaprire il dialogo sul fronte ferrovie riattivando l’accordo di programma tra Rfi e il governo. Allo stesso tempo discuteremo con il Mef il tema delle accise carburante che in Italia costano in misura enormemente più alta rispetto al nord Europa. E poi stiamo pensando anche al riutilizzo dell’1 per cento dell’Iva prodotta nei porti per lo stesso sistema portuale con particolare attenzione a Gioia, Cagliari e Taranto. Sul fronte aeroporti – ha poi concluso il viceministro – abbiamo tre situazioni differenti per i tre scali calabresi. Bene Lamezia con i suoi 2,5 milioni di passeggeri circa mentre per Reggio e Crotone occorre ancora fissare in modo specifico le loro finalità e sistemare la situazione relativa ai bilanci. In linea più generale, poi, ritengo si debba puntare con decisione e superando i freni della politica alla costituzione di un’unica società di gestione per la Calabria”.

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